Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

La diplomazia italiana al servizio del Paese, gli Ambasciatori alla Farnesina

La diplomazia italiana al servizio del Paese, gli Ambasciatori alla Farnesina

Oltre cento Ambasciatrici e Ambasciatori italiani nel mondo si sono riuniti alla Farnesina per la Conferenza annuale che quest’anno si focalizza sul tema “La diplomazia italiana al servizio del Paese in un mondo che cambia”. L’evento offre l’occasione per discutere del ruolo e degli strumenti a disposizione del Ministero degli Affari Esteri e della rete diplomatico-consolare a sostegno di un’Italia protagonista nella promozione del nostro interesse nazionale nel mondo. "Faremo di tutto per essere protagonisti della ricostruzione dell'Ucraina, perché questo Paese sarà parte del mercato unico. Bisogna lavorare alle infrastrutture", è una delle priorità individuate da Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri. Una diplomazia che Ettore Francesco Sequi, segretario generale della Farnesina, ha definito "per sua natura incline al dialogo", e che secondo il ministro abbraccia numerosi temi: dagli eventi sportivi al contrasto dell'Italian sounding, passando per Ucraina e Nordafrica. Intanto, tra gli obiettivi del suo ministero già raggiunti, Tajani ha indicato l'aumento del personale della Farnesina, approvato stanotte. Per il futuro, Tajani ha dichiarato che "abbiamo deciso di aumentare i numeri dei diplomatici a Bruxelles. È un segnale che vogliamo contare di più in Europa", con particolare riferimento, secondo il ministro, ad una integrazione diretta ad una politica estera e di difesa comune. Tra le direttrici da seguire, infine, ha espresso la volontà del MAECI di accelerare i tempi di adesione all'UE dei Paesi dei Balcani, di rafforzare la collaborazione tra Esecutivo e Parlamento per individuare gli interessi nazionali dell'Italia e di rafforzare la sicurezza delle ambasciate, soprattutto sul fronte della cybersicurezza.
Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, attraverso un messaggio letto durante la cerimonia, ha sottolineato alcuni punti chiave per la politica estera italiana: "l'aggressione brutale della Federazione Russia all'Ucraina ha messo in discussione le regole su cui abbiamo basato la nostra pacifica convivenza. Alla diplomazia spetta il compito di difenderla" ha precisato Mattarella, ricordando il suo apprezzamento ad ambasciatrici e ambasciatori per il lavoro che svolgono ogni giorno. Inoltre, per quanto riguarda le proteste del popolo iraniano, ha aggiunto che "quanto sta avvenendo in Iran supera ogni limite e non può essere accantonato". A condividere l'apprezzamento per la diplomazia italiana anche Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, che ha presenziato alla riunione. "Il mondo complesso in cui viviamo ha più che mai bisogno della diplomazia. È un mondo più pericoloso - ha dichiarato Metsola - L'invasione dell'Ucraina ha sconvolto l'asse su cui basavamo le nostre politiche, ma sono orgogliosa della risposta europea". Dopo aver sottolineato che la democrazia è sotto attacco da parte di attori "maligni", la presidente del PE ha ribadito che la risposta europea è data "con fermezza". Un contributo importante alla discussione l'hanno dato anche gli ambasciatori e ambasciatrici presenti. L'intervento più atteso era quello di Giorgio Starace, ambasciatore d'Italia nella Federazione Russa, il quale ha commentato così la delicata situazione in Ucraina: "assisteremo a importanti cambiamenti nel regime russo. L'operazione speciale è fallita, lasciando spazio a un conflitto che è sempre meno capito dalla popolazione russa. Con il popolo russo dobbiamo continuare il dialogo".
L'evento è stata anche un'occasione per commemorare la figura di Luca Attanasio, morto il 22 febbraio 2021 in seguito ad un agguato avvenuto vicino la città di Goma nella Repubblica Democratica del Congo, e del carabiniere Vittorio Iacovacci che era con lui. Ad Attanasio è stata dedicata, con una targa, una scalinata all'esterno della Farnesina, mentre al carabiniere Iacovacci una sala dell'Unità di crisi. "Questa cerimonia rende onore a un caduto dello Stato, un uomo che ha dedicato la sua vita allo Stato - ha detto Tajani - Attanasio è caduto anche per amore di popoli che soffrivano e che lui era andato ad aiutare". Ad unirsi al ricordo del diplomatico italiano anche Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, il quale ha voluto esprimere il suo cordoglio attraverso la "vicinanza di tutti i cittadini di Roma". Roberta Metsola, infine, si è unita alla commemorazione dichiarando che "il sacrificio di Attanasio non sarà dimenticato". (gci – 21 dic)

(© 9Colonne - citare la fonte)