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Manovra, Lorenzin: irrisolti i nodi di fondo della sanità

Roma, 28 dic – Di una “manovra che è deludente in generale e che non affronta le grandi questioni che abbiamo sul piatto, cioè l’inflazione che morde gli stipendi e il carrello della spesa nonché l’impoverimento della popolazione nel prossimo anno” parla la senatrice Beatrice Lorenzin, del Pd, intervistata da 9 Colonne. Secondo Lorenzin in particolare “sul tema della sanità si consuma un ulteriore taglio per questo paese che già esce ferito dal Covid ma che rischia con questa legge di bilancio di veder diventare queste ferite permanenti. La sanità ne esce malissimo perché noi avevamo bisogno di garantire il 7% del Pil nella spesa del fondo sanitario come già avevamo detto lo scorso anno; purtroppo questo non avviene: c’è sì un aumento di circa due miliardi dovuto al caro bollette e sappiamo che durerà fino ai primi mesi di questo anno, febbraio-marzo. Ma non si risolvono i nodi di fondo della sanità, cioè i livelli essenziali di assistenza rimangono al palo, le regioni hanno un buco di 3,8 miliardi che impedirà alle regioni di proseguire sia per quanto riguarda il rinnovo dei livelli essenziali di assistenza, sia sulle assunzioni del personale, ma anche per quanto riguarda le terapie domiciliari, cioè tutte le questioni di cui noi abbiamo parlato in questi due anni e mezzo di Covid che dicevamo fosse ora di risolvere. Non ci sono quindi le risorse per investire sul personale che è il vero buco per la sanità dei prossimi anni. Se non ci si rende conto di questo – e non si è fatto in questa legge di bilancio – la situazione rischia di diventare veramente difficilissima per milioni e milioni di persone”. (PO / Sab)

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