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Caso Orlandi, Matone (Lega): mi auguro non sia solo un segnale politico

Roma, 10 gen – "Mi auguro che si venga a capo di questa vicenda, anche se mi sembra molto difficile riuscire a istruire di nuovo un processo di questo genere dopo quarant'anni.

Ritengo che sia un segnale di grande buona volontà da parte del Vaticano, in ordine a tutte le accuse che sono state mosse di aver insabbiato, occultato, nascosto e sicuramente non collaborato rispetto all'accertamento della verità". Così a 9colonne Simonetta Matone, deputata della Lega con un lungo corso alle spalle in magistratura, commenta la notizia che la giustizia vaticana abbia riaperto un fascicolo di indagine sul caso di Emanuela Orlandi, la ragazza di 15 anni, cittadina della Santa Sede, scomparsa misteriosamente

nel giugno del 1983 mentre tornava a casa, all’interno della Città del Vaticano, e mai più rinvenuta. "Il caso Orlandi è un caso drammatico, come lo è quello di Mirella Gregori (scomparsa a Roma il 7 maggio 1983, ndr) del quale non si parla mai ma è un caso assolutamente analogo" continua Matone, che racconta: "Nel corso della mia campagna elettorale ho incontrato i parenti di Mirella e sono rimasta veramente turbata dal fatto che non si sia fatta luce su nulla, sono due misteri assolutamente inesplorati. Mi auguro – conclude - che questo non sia soltanto un segnale politico: è indubbio che all'interno della Chiesa ci sia in questo momento, dopo la scomparsa di Ratzinger, un conflitto aperto tra fazioni spero non contrapposte. Credo comunque che quello sul caso Orlandi sia un segnale politico di buona volontà e trasparenza, speriamo che non sia soltanto questo". (PO / Roc) ////

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