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Giustizia, Guerra (Pd): su violenza donne e affidi far parlare civile e penale

Roma, 13 gen - L'interpellanza presentata stamattina dalla deputata del Pd Cecilia Guerra al ministero della Giustizia, "riguarda un caso specifico, quello di una madre che ha denunciato il marito maltrattante per violenza domestica e che si trova, pur essendo lei in fin di vita per un tumore, a non poter incontrare il figlio affidato al padre, il quale viola l'obbligo di farglielo vedere periodicamente". Un caso tanto grave quando simbolico, rappresentativo di una situazione generale "che riguarda il fatto che molto spesso le cause civili che riguardano l'assegnamento dei minori non tengono in alcun conto la situazione penale, mettendo la madre in una situazione di gravissima difficoltà", spiega Guerra a 9Colonne. Intanto perché "subisce una violenza", poi perché "se reagisce denunciando deve anche affrontare una trafila in cui viene spesso ri-vittimizzata, considerata colpevole del fatto che il figlio non possa vedere il proprio padre, e abbiamo molti casi in cui il figlio viene sottratto alla madre che viene messa nelle condizioni di non poter vederlo". Per questo, conclude Cecilia Guerra, "al di là di questo caso specifico in cui c'è una urgenza per permettere a questa madre prima di morire di vedere il figlio dodicenne, c'è un tema di carattere generale: la riforma Cartabia si muove in questa direzione, bisognerà monitorare che queste nuove norme che dicono che il civile deve parlare col penale vengano attuate perché la situazione è tragica". (PO / Sis)

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