Roma, 17 gen – "Grande entusiasmo", un "riabbraccio", una sorta di "ricongiungimento familiare" con i militanti e gli elettori delusi dal Pd. Elly Schlein, deputata e candidata alle primarie per la leadership dei dem, racconta così a 9colonne le sensazioni della sua campagna elettorale sui territori, che la sta portando in tutto il Paese, da sud a nord. Dal territorio e dai cittadini "arriva innanzitutto una domanda di ascolto e di chiarezza, in merito a un profilo politico che dica parole di verità sulle grandi questioni per cui il paese sta soffrendo" spiega Schlein a Montecitorio, in una pausa dei lavori parlamentari. "Stiamo mettendo al centro di questa bella campagna – continua - il contrasto alle diseguaglianze che sono in aumento, ciò vuol dire più sanità pubblica, più scuola pubblica, vuol dire riuscire a ridurre i divari territoriali. La seconda grande questione, intrecciata alla prima, è quella del lavoro e dei salari, ridare dignità al lavoro e contrastare la precarietà che purtroppo incide profondamente sulla quotidianità di tantissime persone e famiglie nel nostro Paese. La terza grande questione, anch'essa intrecciata alle prime due, è quella del clima, come affrontiamo questa emergenza climatica – sottolinea la candidata alla segreteria - Su questo tema devo dire che la risposta ci sta colpendo, c'è una straordinaria partecipazione". "Noi veniamo da due giorni e mezzo di giri, cinque tappe in Puglia, ne abbiamo fatte nove in Lombardia" racconta Schlein, ricordando le visite in fabbrica ad Arcore e Taranto, città dell'ex Ilva, "dove abbiamo dialogato con alcuni rappresentanti del sindacato e la comunità su come tenere in equilibrio valori che hanno radici nella Costituzione". "Abbiamo visto sale pienissime a Lecce, Taranto, Bari, Mesagne, Milano, in tutto il giro che abbiamo fatto della Lombardia che ci ha portato fino a Como e Varese" racconta ancora la deputata, che così sintetizza le sue sensazioni: "Devo dire che il clima è di grande entusiasmo, anche in una fase difficile in quanto noi veniamo da una dura sconfitta elettorale. In queste iniziative, quella che viene fuori da sud a nord è un po' la stessa fotografia: un 'riabbraccio', un 'ricongiungimento familiare', c'è un pezzo di militanti storici del partito che hanno voglia di riscatto, di essere ascoltati di più, hanno voglia di un partito che anche a livello nazionale non dimentica di dare ascolto e voce alla sua base. Poi c'è un altro pezzo che invece se ne era proprio andato in questi anni, deluso dalle scelte fatte o a livello nazionale o locale, che si sta finalmente riaffacciando, che si riscrive, che partecipa". "Poi – conclude - c'è chi per la prima volta partecipa in una sede politica e ha voglia di dare il proprio contributo per la ricostruzione di un nuovo partito democratico che ritrovi credibilità". (PO / Roc) ////