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Ue, Bonelli-Evi: contrari a ingresso M5S in verdi europei, distanza valoriale

Roma, 27 gen – "Noi abbiamo sempre voluto costruire delle relazioni politiche, con tutte le forze che in questo Paese possano costruire un'alternativa alla destra, compreso il Movimento 5 Stelle, ma un conto è 'sposarsi' un altro è costruire relazioni politiche". Così Angelo Bonelli, leader dei Verdi, nel corso di una conferenza stampa organizzata con la stampa estera, per spiegare il parere "fortemente contrario" del suo movimento rispetto alla richiesta di adesione dei pentastellati al gruppo europarlamentare dei Verdi europei. In merito è stato presentato un dossier approfondito che è stato girato a tutti gli eurodeputati del gruppo. "Il Movimento 5 Stelle – aggiunge - ha assunto le posizioni politiche più disparate: ha governato insieme alla destra estrema di Salvini, si è reso protagonista del varo dei decreti sicurezza contro i migranti, ha approvato un piano clima che nulla aveva a che vedere con l'ambiente, anzi ci allontanava dai target sul clima, per non parlare del condono edilizio su Ischia. In politica estera ricordiamo poi la vicinanza a Putin, la richiesta di togliere le sanzioni alla Russia sulla Crimea o la vicinanza a Bolsonaro quando Conte era premier. Noi diciamo: attenzione e cautela, perché come si è cambiata posizione ieri, la si può cambiare oggi e la si può cambiare domani. Noi chiediamo che il gruppo respinga questa richiesta di adesione per mancanza di una condivisione valoriale".

"Noi – assicura Bonelli - eleggeremo in Europa i nostri deputati, perché siamo una forza in grande ascesa. Noi riteniamo che la famiglia dei verdi europei debba difendere due elementi fondamentali: la democrazia interna, e non è il massimo un movimento che abbia come unico garante Beppe Grillo che nei prossimi giorni andrà a Sanremo a contestare la richiesta di aiuto di Zelensky, e dall'altra parte ricordare che molti provvedimenti presi dai governi Conte in materia ambientale sono andati nella direzione opposta". "Poi l'abbiamo sempre detto – continua il leader dei Verdi - essere ecologisti significa non solo battersi per tutelare la biodiversità e per la transizione ecologica, ma anche tutelare i diritti umani e non consentire che i migranti muoiano in mare: è complicato pensare che possa essere stato un errore di giovinezza l'aver aderito al gruppo neonazi di Nigel Farage, oppure l'aver approvato i decreti Salvini, stiamo parlando solo di tre anni fa. È lecito quindi dal nostro punto di vista far presente l'inopportunità e l'inaffidabilità di tale richiesta di adesione: i temi della democrazia, della politica estera e dell'ambiente non ci fanno stare tranquilli, quindi noi avvertiamo gli eurodeputati verdi di questo rischio".

"Noi vediamo con grande preoccupazione la richiesta di adesione del M5S - aggiunge Eleonora Evi, co-portavoce Europa Verde e deputata Avs - ritendendo che un partito che ha cercato di entrare in tutti i gruppi politici del Parlamento europeo cambi un po' il vestito in base alla convenienza, e quindi manchi di una sua identità politica. Questo lo abbiamo visto anche a livello nazionale, con il M5S che è stato fautore di diversi governi dai colori politici completamente diversi, stando al governo con la Lega di Salvini, poi con il Pd e infine sostenendo Draghi. In questo momento quello che forse i pentastellati sperano è di trovare una nuova casa abbracciando la battaglia ecologista. Su questo abbiamo molte perplessità, avendo visto ciò che ha fatto in questi anni il M5s su questo fronte ma non solo, penso anche ai temi della politica estera e della politica interna. Sono tutti elementi – conclude - che ad oggi segnano una grande distanza con i valori e principi dei Vedi europei". (po / Roc) ////

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