Roma, 2 feb - “Non possiamo impedire ai ragazzi di andare sulla rete perché sarebbe fuori dalla realtà, però dobbiamo garantire una navigazione sicura. Le strade sono due: da una parte l’aspetto normativo, perché ci vogliono delle norme che stabiliscono il limite di età, per consentire una verifica che i ragazzi che facilmente aggirano. E poi l’educazione digitale a scuola come branca dell’educazione civica: ma non è ancora stata istituita la Consulta per i diritti dei ragazzi nell’ambiente digitale, che questa Autorità ha sollecitato al ministero dell’Istruzione precedente e a quello attuale, per verificare come questa campagna educativa stia procedendo”. Così l’autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti intervenuta alla presentazione dell'indagine dell'Istituto Piepoli sul tema dei cyber risk e del progetto "Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digital contro cyberbullismo e cyber risk".
(PO / Sis)
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