Roma, 9 mar - Elena Lizzi, Eurodeputata, comm. AGRI, intervenendo all’evento “L’evoluzione dell’agroalimentare italiano ed europeo tra sostenibilità e benessere”, organizzato da Eunews e GEA Agency, sul tema dell’ipotesi d’introduzione di un warning sulle bottiglie di vino e birra simile a quello già presente sui pacchetti di sigarette, ha affermato che: “Dobbiamo tenere gli occhi aperti e le antenne ben alzate perché, se ricordate, credo un anno e mezzo fa, all’interno della questione del nutriscore era addirittura comparsa l’ipotesi di un’etichettatura nera con simbolo F del vino. Quindi, se abbiamo la preoccupazione che il vino stia diventando un bersaglio, io sto dalla parte dei sospettosi. Non ho certezze, però ci sono troppi segnali che vanno in questa direzione. E, se da una parte possiamo ipotizzare che sia una dinamica legata alla diversità delle cultura, o anche alle aree di mercato considerate appetibili, dall’altro dobbiamo definire il livello di allarme da mantenere. Dobbiamo affrontare il problema con una certa laicità, ma anche con partecipazione. Non so se tutti sanno qual è lo stato dell’arte. L’Irlanda ha notificato alla Commissione Europea e agli altri 26 paesi membri l’intenzione di introdurre questa etichettatura, poi c’è stato il silenzio. Alcuni stati, tra cui ovviamente l’Italia, hanno eccepito. Decorso un tempo minimo, non ci sono state opposizioni. Quindi, in questo momento, teoricamente, l’Irlanda potrebbe partire ma attendiamo anche che l’autorizzazione arrivi dall’Organizzazione Mondiale per il commercio”. (alp)