Roma, 27 mar - “Condivido l’introduzione di un reato di istigazione all’anoressia, per perseguire coloro i quali commettono un atto abominevole, ovvero quello di accompagnare una persona in un percorso di autolesionismo fino ad arrivare alla morte. Quindi credo sia giusto, visto anche l’aumento dei disturbi alimentari tra i giovani nel contesto di una situazione aggravata anche dalla pandemia, inserire questo tipo di reato, in quanto effettivamente l’anoressia si configura come una malattia sociale”. Così viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, intervenuta in Senato alla conferenza stampa organizzata da Fratelli d’Italia sui disturbi del comportamento alimentare, in cui è stato presentato il disegno di legge per l’introduzione del reato di istigazione all’anoressia, a prima firma del senatore Alberto Balboni. “Penso anche – aggiunge - che insieme a questo tipo di iniziative debbano esserne introdotte altre per accompagnare i ragazzi in una giusta assistenza socio-sanitaria, per esempio inserendo lo psicologo scolastico in maniera tale che si dia l’opportunità di conoscere meglio se stessi, di prendersi cura delle proprie fragilità, di capire come gestire le proprie emozioni nella relazione con sé stessi e con gli altri. Uno strumento fondamentale per permettere ai nostri giovani di poter aumentare il livello di benessere, anche psicologico” conclude il viceministro. (PO / Roc) ////