Roma, 29 mar - “Non è facile invertire la tendenza, ma ci vuole sicuramente una consapevolezza collettiva, perché il problema della natalità, benché stia crescendo moltissimo nei media e nella sensibilità dell'opinione pubblica, non è ancora al centro dell'opinione pubblica e, quindi, è fondamentale che si moltiplichino le iniziative, come anche quella di oggi. Altra cosa fondamentale è che non ci siano soltanto le iniziative del governo, che sicuramente farà la sua parte e ha già cominciato a farla nella prima legge di bilancio che abbiamo affrontato in mezzo a difficoltà e con tempi veramente strettissimi, ma abbiamo investito un miliardo e mezzo sulla famiglia. E’ importante che tutti gli attori in campo, dagli enti locali alle aziende, dai no profit ai sindacati, mettano il problema al centro”. Così a 9Colonne Eugenia Maria Roccella, Ministro della famiglia, natalità e pari opportunità, a margine della presentazione del network “Comuni amici della Famiglia”, in corso oggi presso la Pontificia Università della Santa Croce di Roma. “Il modello Trentino - ha aggiunto - è ormai un modello quasi storico che ha dato buoni risultati e va allargato. Su quel modello si possono coinvolgere, per esempio, molti altri comuni, i comuni amici della famiglia possono diventare un modello per tutti i comuni d'Italia ed è proprio nel senso che dicevo, cioè il coinvolgimento di tutti i soggetti in campo, a partire dal territorio; quindi, i comuni possono fare moltissimo perché sono, come si ripete sempre, le istituzioni più vicine alle persone e ai loro bisogni, alle famiglie, quindi da lì può cominciare veramente una ripartenza”. (sip)