Roma, 3 apr – La proposta di Giorgia Meloni di un liceo del made in Italy, "mi pare davvero un po' estemporanea, nel senso che sotto l'etichetta di made in Italy possono rientrare davvero tante cose, dall'enogastronomia alla moda, ai prodotti dell'artigianato: a cosa dovrebbe servire questo liceo non è ancora chiaro". Così Elisabetta Piccolotti, di Alleanza Verde Sinistra, commentando l'idea lanciata al Vinitaly dalla premier Meloni. "Ma soprattutto noi vorremmo provare a sfidare il governo su due questioni", spiega Piccolotti, a margine della presentazione sua proposta di legge per nuovi fondi per libri e gite scolastiche: la prima "sono le condizioni di lavoro che si trovano nei settori del made in Italy: nel settore del tessile, nei campi dell'agraria, o anche nel turismo e dell'enogastronomia si trovano stipendi da fame e il governo non fa nulla per alzare questi stipendi, e non può stupirsi se questi ragazzi non vogliono intraprendere questo mestiere". La seconda questione "è quella dei laureati: l'Italia ha il numero di laureati più basso d'Europa, dopo di noi c'è solo la Romania e questo non ci rende competitivi a livello internazionale. Uno dei nostri obiettivi dovrebbe essere far laureare il numero maggiore possibile di ragazzi".
(PO / Sis)
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