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direttore Paolo Pagliaro

Con il Mib di Trieste alla scoperta delle radici imparando a fare business

Con il Mib di Trieste alla scoperta delle radici imparando a fare business

Valorizzare la grande risorsa rappresentata dall’emigrazione italiana e considerare gli italiani all’estero come partner strategici per favorire il commercio internazionale delle nostre imprese. È l’obiettivo del corso Origini Italia in Export Management e Sviluppo Imprenditoriale - organizzato dal MIB Trieste School of Management con il patrocinio del ministero degli Esteri e in collaborazione con l’Agenzia ICE - destinato ai discendenti degli emigrati italiani nel mondo, che coniuga affetti e radici a potenzialità di crescita, creando opportunità di mercato per le imprese. La 22esima edizione del corso si è chiusa il 1° aprile con la cerimonia di consegna dei diplomi. “Non è stata solo la conclusione di un corso di formazione, ma la fine di un periodo particolarmente significativo per questi giovani che hanno scoperto la loro terra d’origine, la lingua e la cultura, i dialetti e parte della loro famiglia rimasta in Italia: per loro è stato commovente”, racconta a 9colonne Stefano Pilotto, direttore del corso. Diciotto gli allievi diplomati, che arrivano da nove Paesi diversi: Australia, Sudafrica, Canada, Messico, Venezuela, Uruguay, Brasile, Argentina e Cile. “Questi ragazzi hanno effettuato stage in alcune aziende italiane – spiega Pilotto -, hanno preparato progetti finali per incrementare il volume commerciale e alcuni di loro hanno ricevuto una proposta di collaborazione dalle imprese stesse”. Un vero e proprio “successo”, lo definisce Pilotto: “Con questo corso non solo aiutiamo a riallacciare i legami con le comunità italiane all’estero ma sosteniamo anche le aziende a esportare meglio, facendo affidamento sull’autorevole collaborazione dei nostri allievi”.

L’obiettivo è di favorire la collaborazione fra le nostre imprese e i cittadini di origine italiana nel mondo, consentendo ai partecipanti di conoscere la terra di origine dei loro avi e affrontando allo stesso tempo esperienze di tipo imprenditoriale e manageriale in collaborazione con importanti imprese italiane, anche in vista della creazione di futuri rapporti lavorativi fra l'Italia e i Paesi di provenienza. “È un modo intelligente di guardare al rapporto con gli italiani all’estero, che vede i nostri connazionali come partner con i quali costruire un rapporto solido. In Italia non esistono altri corsi simili e la riteniamo una buona prassi da divulgare in altri atenei”, ci dice Giovanni Maria De Vita, responsabile del progetto PNRR sul Turismo delle radici della Farnesina. E il corso Origini Italia si coniuga perfettamente con questo segmento dell'offerta turistica che si rivolge alla vasta platea di italiani all'estero, italo-discendenti e oriundi italiani nel mondo, all’interno di una strategia volta a invertire il processo di spopolamento dei borghi italiani e a sostenere il rilancio post Covid del nostro turismo e della nostra economia. “C’è una coincidenza di interessi con gli obiettivi del turismo delle radici: mettersi in contatto con le comunità all’estero al fine di rafforzare il rapporto a vantaggio dell’Italia e delle comunità stesse”, conclude De Vita. “Noi – sottolinea Pilotto – chiediamo ai ragazzi di scrivere la storia della loro famiglia che ci presentano durante il corso”, un’altra occasione straordinaria per riscoprire quelle radici che li legano al nostro Paese. Origini Italia, dopo 22 edizioni, “è migliorato in qualità e in consistenza ed è sempre più concepito per raggiungere l’obiettivo di fornire progetti di qualità alle aziende”. E la “passione aumenta sempre più”, tant’è che il prossimo anno “vorremo fare un grande un raduno con tutti i partecipanti e fare il punto sul legame tra emigrazione e imprenditorialità”, conclude Pilotto. (sip - 5 apr)

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