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LEO: COSI’ TASSEREMO
LE RENDITE FINANZIARIE

Il prelievo sulle rendite finanziarie sarà reso omogeneo mentre aumenteranno gli incentivi per quotarsi a Piazza Affari. Resta invece invariata la fiscalità sui titoli di Stato e la casa. Intervistato da MF, Parla il viceministro all'Economia Maurizio Leo (Fratelli d'Italia), l'esperto dell'esecutivo che vuole rivoluzionare il mondo delle tasse. “La riforma ha molti obiettivi – spiega Leo –. In primo luogo, il nuovo fisco dovrà essere uno stimolo per la crescita economica, anche mediante la riduzione del carico fiscale per le famiglie e le imprese nel ferreo rispetto degli equilibri di finanza pubblica. Il sistema dovrà davvero cambiare verso attraverso la razionalizzazione e la semplificazione di tutti i tributi: dalle imposte sui redditi all'Iva. Poi, la delega interverrà sui procedimenti: gli adempimenti, l'accertamento, la riscossione, il contenzioso, le sanzioni. Infine si dovrà lavorare sui testi normativi per renderli più chiari e sul Codice Tributario in modo che cittadini e operatori possano confrontarsi con una legislazione intellegibile”. L'obiettivo del governo è arrivare a una riduzione della pressione fiscale sui redditi medi e sul lavoro: quanto varrà questa riduzione? “Non è ancora il momento di parlare di numeri, di risparmi o di coperture. I tecnici del ministero dell'Economia stanno già facendo tutte le micro e macro-simulazioni per disegnare le diverse opzioni. Sull'Irpef il percorso è indicato, con un intervento che punta alla semplificazione e scommette sull'equità orizzontale tra le diverse categorie di contribuenti. Inizialmente ridurremo a tre le quattro aliquote attuali. Questa operazione sarà abbinata a un riordino delle spese fiscali che faremo preservando le voci che tutti considerano necessarie, come la casa, la famiglia, la salute, l'istruzione, la previdenza integrativa”. (7 apr - deg)

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