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Argentina, Master in Studi e Gestione della Collettivita'

Argentina, Master in Studi e Gestione della Collettivita'

Si chiudono domani le iscrizioni per la quarta edizione della “Diplomatura” in Studi e gestione delle istituzioni della collettività italiana in Argentina, organizzata dal Centro Italo-Argentino di Studi Avanzati (Ciaae, per le sigle in spagnolo) dell’Università di Buenos Aires.

L’Ambasciata d’Italia in Argentina e le nove rappresentanze consolari italiane nel Paese supportano il master che si rivolge principalmente a giovani italiani e italo-argentini con età fino a 35 anni interessati alle diverse istituzioni della comunità italiana in Argentina incentivando la creazione di progetti innovativi.

La diplomatura è un titolo proveniente dall'antica tradizione delle università ispano-americane, e si riferisce a corsi brevi di specializzazione in ambiti non coperti dai corsi di laurea tradizionali. In questo caso, l'idea sin dall'inizio è stata quella della formazione di una nuova generazione di dirigenti della numerosissima comunità italiana in Argentina. “La Diplomatura nasce a partire dal 1º Congresso dei Giovani Italo-argentini che si è svolta a Buenos Aires nel dicembre 2018 organizzata dall'Intercomites”, spiega a 9colonne Fernando Collizzolli coordinatore del progetto insieme a Maria Eugenia Serrano.

“Lì un centinaio di giovani rappresentanti della collettività italiana di tutto il paese ha manifestato il bisogno di occupare un ruolo sempre più rilevante dentro alle istituzioni italiane nel territorio, e per farlo sentivano la necessità di una formazione idonea. Noi abbiamo portato questa proposta al Ciaae, che in quel momento era ancora in fase di creazione, e così abbiamo trovato una piattaforma per poter portare avanti questo sogno”.

Il Ciaae è un centro studi lanciato dall'Università di Buenos Aires assieme all'Ambasciata d'Italia in Argentina nel novembre del 2018 con l'obbiettivo di contribuire alla ricerca e produzione del sapere negli ambiti di interesse bilaterale tra i due paesi. 

Secondo Collizzolli la proposta accademica confezionata per la diplomatura mira a garantire agli studenti diversi strumenti provenienti dallo studio della la storia, l'economia, la gestione del patrimonio culturale, “un ventaglio ampio per poter compiere ruoli sempre più importanti dentro alle istituzioni di cui fanno parte”, assicura. “Si tratta di cinque moduli principali: storia dell'immigrazione italiana in Argentina, processi contemporanei di Italia e Argentina, istituzioni politiche, amministrazione e gestione di istituzioni e associazionismo. Poi ci sono temi più particolari che hanno a che vedere con la gestione dei beni culturali, l'attività sportiva e quella gastronomica, che si svolgono attraverso laboratori, corsi e conferenze magistrali. Il punto forte del corso sta nell'elaborazione di un progetto che mira a far sì che gli studenti possano fornire un contributo alla propria collettività. Molti dei diplomati che non formavano parte della vita quotidiana delle istituzioni italiane si sono integrati al loro lavoro proprio a partire dalla proposta della diplomatura”. 

Sebbene sia stata inaugurata nel 2019, la struttura accademica attuale e il formato di diplomatura sono in vigore dal 2021. “Dall'anno scorso contiamo anche con la partecipazione della totalità dei consolati e agenzie consolari presenti sul territorio argentino. Il sostegno della rete diplomatica italiana in Argentina e dell'Università di Buenos Aires attraverso la facoltà di scienze economiche. Nelle edizioni passate abbiamo raggiunto i 700 iscritti e quest'anno speriamo di avere lo stesso numero. Bisogna comunque ricordare che poi viene fatto un processo di selezione dei candidati per arrivare ai 75 studenti all'anno”.

La “Diplomatura” si realizzerà in modalità ibrida attraverso la piattaforma messa a disposizione dalla Facoltà di Scienze Economiche dell’Università di Buenos Aires e avrà una durata complessiva di sette mesi, da aprile a novembre. Termine massimo per avanzare le candidature è domani. La procedura di selezione terrà conto di età, parità di genere, distribuzione geografica, cittadinanza, conoscenza della lingua italiana, partecipazione all’interno della comunità e motivazioni personali di ciascun candidato.

  (Fel - 11 apr)

(© 9Colonne - citare la fonte)