Roma, 8 mag – “Adesso come qualche anno fa, quando si proponeva l’abolizione del Senato”, bisogna ribadire che “quando si parla di riforme costituzionali è bene mettere al centro quello che serve davvero al paese e ai cittadini. Se le riforme di cui parliamo sono l’autonomia differenziata e il presidenzialismo, è evidente che abbiamo un serio problemi perché in questo momento in cui le disuguaglianze in questo paese sono così ampie dopo la pandemia, la guerra e la crisi energetica che ne è conseguita, la politica dovrebbe lavorare per unire e per ricucire sempre di più il paese”. Così la vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone, a margine del convegno ‘Quale Repubblica dopo l'autonomia differenziata. Dibattito tra istituzioni e società civile’ in Senato, alla vigilia dell’incontro tra governo e opposizioni per parlare di riforme costituzionali. “Tra l’altro – ricorda la senatrice M5S - abbiamo una occasione storica che viene offerta all’Italia con i fondi del Pnrr, che sono stati dati all’Italia così abbondanti anche per colmare quei divari e quelle disuguaglianze”.
Per questo Castellone sta organizzando una serie di convegni per far conoscere la realtà, e i possibili rischi, di un’Italia a più velocità: “L’obiettivo è fare in modo che le istituzioni si confrontino con le associazioni, la società civile e i sindacati come non è successo finora, proprio perché il disegno di legge Calderoli è già arrivato in parlamento, eppure l’opinione pubblica è molto poco consapevole di quanto sta avvenendo e di come questa riforma andrà a a cambiare per sempre il nostro assetto costituzionale”. Da un lato una riforma che decentralizza, dall’altro una che, in senso presidenzialista oppure di premierato, punta comunque a rendere più stabile il governo centrale: “È una contraddizione, e se l’obiettivo del presidenzialismo è quello di rendere più stabili i governi noi pensiamo che ci siano altri strumenti, come la sfiducia costruttiva sui quali si potrebbe discutere. Ma non il presidenzialismo che andrebbe a stravolgere il nostro assetto”. Quanto all’incontro di domani a palazzo Chigi, “domani intanto vedremo” chiosa Castellone. Ma M5S ha già fatto sapere la propria indisponibilità ad aprire sulle riforme.
(PO / Sis)
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