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TURISMO DELLE RADICI

Castelsardo: tra arte e natura in Sardegna

Castelsardo: tra arte e natura in Sardegna

Arroccato su un grande promontorio affacciato sul mare, in provincia di Sassari, Castelsardo con il suo quartiere della Cittadella, o "Casteddu", stupisce il visitatore con i suoi edifici storici. Attraversata la spessa cinta muraria, infatti, ci si trova subito immersi in un'atmosfera dal fascino senza tempo. Sono tanti gli edifici del borgo che vale la pena ammirare: il Castello, che oggi ospita il Museo dell'Intreccio Mediterraneo; il centro storico, con i suoi innumerevoli scalini e il dedalo di stradine su cui si affacciano le tipiche abitazioni sviluppate in verticale; la cattedrale di Sant'Antonio Abate, visibile dal mare anche da lontano grazie al suo campanile in maioliche colorate; e la chiesa di Santa Maria, sede della Confraternita di Santa Croce, che custodisce alcuni notevoli tesori come la statua di legno policromo conosciuta come "Pieddai" e il crocefisso ligneo del "Cristo Nero" più antico della Sardegna. Proprio la statua del "Cristo Nero" è la protagonista della processione di "Lunissanti" nel lunedì precedente la Pasqua, una rappresentazione della passione e morte di Cristo che si ripete identica da oltre mezzo millennio per le stradine del centro storico. Le testimonianze storiche nel territorio di Castelsardo, tuttavia, risalgono a molto prima del Medioevo, come nel caso dei numerosi nuraghi eretti nell'area circostante e le Domus de Janas. Da non perdere al riguardo la Fortezza Nuragica di Monte Elias e i nuraghe di Eni, Ispighia e quelli di Paddaggiu. Menzione speciale per la Roccia dell'Elefante, uno dei monumenti della natura più conosciuti della Sardegna, risalente all'età del Rame, chiamata così per il particolare aspetto che nel tempo le hanno dato gli agenti atmosferici. Completa la visita nel borgo il Museo del Maestro di Castelsardo, ospitato nella cripta della cattedrale e contenente, oltre ai dipinti del "Maestro di Castelsardo", anche argenti, ex voto e oggetti liturgici antichi. Ma la scoperta di Castelsardo e delle sue radici culturali non può dirsi conclusa senza aver assaggiato i piatti della cucina tipica locale. La posizione della cittadina sul mare la rende perfetta per piatti come gli spaghetti con i ricci oppure con l'aragosta, e in generale per tutti i piatti a base di pesce. Un mare che ha portato una mescolanza di influenze diverse, non solo nella gastronomia ma anche nella lingua, nel folclore e nell'originale artigianato artistico, come nel caso della pratica di intrecciare cestini in palma nana, una tradizione tramandata di madre in figlia che risale all'epoca dei benedettini nel XIV secolo. Tradizioni che vale la pena osservare in prima persona e che portano con sé tutta la saggezza popolare sarda tramandata da generazioni.
COME ARRIVARE: L'aeroporto più vicino è quello di Alghero-Fertilia (65 km). La stazione ferroviaria di riferimento è quella di Sassari (24 km). In automobile da Olbia (raggiunta con un traghetto da Civitavecchia): continuare su E840 in direzione di Via Principe Umberto, prendere SS 127 Settentrionale Sarda, SP 38, SP 10, SS 133 di Palau e SS 134 in direzione di SS 200 dell'Anglona a Castelsardo.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Da vedere le terme sulfuree di Casteldoria, particolarmente indicate per le patologie respiratorie ed articolari. Da vedere anche i resti dell'abbazia di Tergu, la "Montecassino della Sardegna".

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