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Naike Gruppioni e Giulia Pigoni da azione a Iv. Calenda: uno scippo

Roma, 16 mag – “Diamo il benvenuto a due straordinarie professioniste della politica, ma soprattutto a due donne accomunate non solo dal provenire dalla stessa regione, l’Emilia Romagna, ma che hanno una passione e una competenza da offrire alla politica italiana e non a un singolo partito”. Così Matteo Renzi, annunciando in una conferenza stampa a Roma il passaggio a Italia Viva della deputata Naike Gruppioni, giovane imprenditrice bolognese e della consigliera regionale dell’Emilia Romagna Giulia Pigoni. Entrambe provengono dalle fila di Azione, e non è un dettaglio da poco. “Italia Viva – spiega Renzi - ha lanciato un percorso congressuale, che partirà dal 10 giugno a Napoli con il regolamento del congresso e sarà un percorso libero e democratico, dal basso. Avremmo voluto farlo con il partito unico, ma non essendo stato possibile lo faremo con chi ci sta, nel modo più ampio possibile”. “Penso che ci sia uno spazio politico enorme per chi non è sovranista e per chi non è populista, anche se qualcuno litiga c’è e alle Europee sarà uno spazio politico che funzionerà molto bene – sostiene il leader di Italia Viva - L’operazione politica è semplice: noi vogliamo offrire una casa a tutti coloro che credono che non ci si possa arrendere al melonismo o allo schleinismo, per non parlare del ‘giuseppecontismo’…”. (SEGUE)
“Volevo ringraziare Italia Viva per l’accoglienza calorosa che mi ha riservato – afferma Naike Gruppioni - sono contenta ed emozionata di essere a ‘casa’, perché a casa sono rimasta. Da imprenditrice, che tutt’ora sono, ho deciso di lavorare in politica e di sposare il progetto del terzo polo quando Matteo e Carlo hanno siglato l’alleanza ad agosto: per la prima volta sono riuscita a identificarmi in un progetto politico che rispecchiasse le necessità di noi cittadini e imprenditori. Continuiamo a lavorare su questo progetto che a mio avviso è ancora in essere nonostante l’allontanamento di Azione”. “Anche io ringrazio Matteo e la comunità di Italia Viva che mi accoglie – afferma invece Giulia Pigoni - Ringrazio anche la comunità di Azione con cui ho camminato in questi ultimi anni con grande convinzione e determinazione, ma a un certo punto si è rotto qualcosa: abbiamo parlato in questi anni di partiti manageriali, cosa che io non amo, ma se è vero che ci siamo dati un sogno, il partito unico che abbiamo raccontato agli elettori alle elezioni di settembre, a questo obiettivo bisognava lavorare seriamente con il massimo delle energie. Per cui – conclude - chissenefrega se Matteo vuole continuare a fare la Leopolda, alla quale ho partecipato, e se è diventato direttore del Riformista, cosa che può solo essere positiva per l’informazione nel nostro paese: anche qualcuno non era d’accordo con queste scelte, l’obiettivo del partito unico doveva restare prioritario, quindi trovo sbagliato nei confronti dei nostri militanti aver interrotto il percorso
Un doppio passaggio che certo non migliora i rapporti tra Calenda e Renzi: “Abbiamo appreso stamattina da un giornale di questo ‘scippo’ – scrive sui social il leader di Azione - Faccio i migliori auguri a Naike. Ogni scelta è legittima e rispettabile. Mi permetto solo di notare che, per rispetto alla comunità che l’ha eletta sei mesi fa quasi senza conoscerla, una comunicazione preventiva sarebbe stata più elegante. Ma immagino che l’uscita a sorpresa fosse parte dell’accordo di ingaggio. Questa vicenda, altrimenti irrilevante, spiega bene la distanza nei comportamenti con Matteo Renzi. Mentre noi eravamo impegnati in giro per l’Italia a sostenere le liste, spesso fatte insieme, per le amministrative lui era in queste faccende affaccendato. Buona strada”. Interpellato dai giornalisti, l’ex premier parla così di quello che sembra ormai un suo ex compagno di strada, anche se i gruppi parlamentari restano uniti: "Il progetto è talmente importante che sono pronto a fare un mezzo passo indietro. Non dico e non dirò mai una parola contro Calenda. I nostri nemici sono il sovranismo e il populismo. Ma si faccia una domanda chi è in un partito dal quale se ne vogliono andare tutti”. (Roc) ////

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