“Amala, pazza Inter amala” recita l’inno della Beneamata: Andrea Stramaccioni, all’esordio sulla panchina dei nerazzurri, conferma in pieno questa tradizione, inaugurando il nuovo corso con una rocambolesca vittoria per 5-4 contro il Genoa a San Siro. Spettacolo anche a Roma, dove i giallorossi di Luis Enrique riprendono il cammino dopo la sconfitta contro il Milan, battendo il Novara con un rotondo 5-2 e riaprono la corsa per la Champions League, portandosi a soli quattro punti dal terzo posto, approfittando dello scivolone della Lazio battuta 3-1 sabato sul campo del Parma. Sempre per quanto concerne la zona Champions, battuta d’arresto per l’Udinese, sconfitta per 1-0 a Siena. I toscani allungano le distanze dalla zona retrocessione, mentre continua la crisi nera della Fiorentina, battuta in casa dal Chievo. Che sarebbe stata una domenica ricca di gol, lo si è potuto evincere già dal lunch match tra Roma e Novara. Al 17’ pt, Caracciolo di testa porta in vantaggio i piemontesi, ma la Roma pareggia qualche minuto dopo con un colpo di testa di Marquinho: al 34’ è Osvaldo a portare in vantaggio i giallorossi. Nella ripresa, Simplicio e Bojan portano il risultato sul 4-1. Riduce le distanze Morimoto, poi nei minuti di recupero è Lamela (subentrato a Bojan) a fissare il punteggio sul 5-2. A San Siro è invece lo “Stramaccioni day”. Nove gol, quattro rigori e due espulsioni sono alcune cifre che rendono l’idea di una partita incredibile, che ha visto nel primo tempo l’Inter portarsi in vantaggio per 3-0, grazie a una doppietta di Milito e a un gol di Samuel, ma il Genoa ridurre con Moretti nei minuti di recupero. Nella ripresa, al 14’ Palacio su rigore porta il risultato sul 3-2 ma al 26’ Zarate, al primo gol in campionato con la maglia nerazzurra, porta l’Inter sul 4-2. Due volte Gilardino per il Genoa, inframezzato da Milito (tutte e tre le reti vengono realizzate su calcio di rigore) fissano il risultato sul 5-4. Espulsi il portiere dell’Inter Julio Cesar (per fallo da ultimo uomo) e Belluschi del Genoa. L’Inter ritrova la vittoria tra le mura amiche (dove non vinceva dal 22 gennaio) e, a sette punti dal terzo posto, può coltivare ancora qualche speranza Champions. A tre punti dall’Europa che conta resta invece l’Udinese, battuta per 1-0 a Siena da un gol di Mattia Destro al 25’ della ripresa. Con questa vittoria i toscani guadagnano un margine di 8 punti sul terz’ultimo posto, occupato dal Lecce. Naviga in cattive acque la Fiorentina, battuta in casa dal Chievo per 2-1. Nella ripresa Ljajic pareggia il gol di Pellissier, ma i viola – fortemente contestati dai tifosi - devono arrendersi al gol di Rigoni. Negli altri match, zero a zero tra Lecce e Cesena, vittoria del Palermo a Bologna per 3-1 (tutte le marcature nella ripresa: dopo il vantaggio iniziale dei felsinei con Sorensen, il Palermo ribalta il risultato con Donati, Hernandez e autorete di Morleo) e del Cagliari contro l’Atalanta per 2-0 con Daniele Conti e Pinilla. (Roc – 1 apr)
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