Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

SPAZIO, VIRGIN GALACTIC:
UN SUCCESSO ITALIANO

Si è concluso senza problemi il primo volo spaziale commerciale della Virgin Galactic. Un evento fondante per la nuova era delle missioni commerciali di ricerca spaziali finanziate dai governi. Ad eseguire la missione 8 persone tra cui quattro italiani: due ufficiali dell'Aeronautica Militare Italiana ed un ingegnere del Consiglio Nazionale delle Ricerche che nella cabina del VSS Unity trasformata in un laboratorio, per 90 minuti di volo, condurranno una serie di esperimenti scientifici suborbitali e Nicola Pecile, ex tenente dell’Aeronautica Italiana ora nel team dei piloti di Virgin Galactic. Un volo spaziale storico e tutto tricolore, quindi, finanziato dall’Aeronautica Militare Italiana in collaborazione con il CNR, primo di una serie di previste missioni successive. “Galactic 01 è il nostro primo volo spaziale commerciale e siamo onorati di essere stati scelti dall'Aeronautica Militare Italiana e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche per la loro prima missione di ricerca spaziale, Virtute 1. Virgin Galactic inaugurerà una nuova era di accesso ripetibile e affidabile allo spazio per le istituzioni e gli istituti di ricerca per gli anni a venire” le parole di Michael Colglazier, ceo di Virgin Galactic. Il colonello Walter Villadei, comandante della missione, il tenente colonnello e medico Angelo Landolfi e l’ingegnere del Cnr Pantaleone Carlucci condurranno 13 esperimenti che esaminano gli ambiti della termofluidodinamica, della biomedicina e dello sviluppo di materiali innovativi e sostenibili in condizioni di microgravità. Inoltre raccoglieranno dati attraverso esperimenti, sensori indossabili e strumentazione sia a gestione attiva che passiva.

In particolare Walter Villadei si occuperà degli esperimenti a gestione passiva ed indosserà una tuta intelligente all'avanguardia per misurare i suoi dati biometrici e le risposte fisiologiche. Responsabile dell'esecuzione della ricerca e questo volo spaziale fa parte del suo addestramento da astronauta per una futura missione spaziale orbitale sulla ISS. Nel 2021 ha iniziato la sua formazione come astronauta professionale presso la Nasa, attraverso Axiom e nel 2022 si è qualificato come pilota di riserva della missione Ax-2. Ha svolto attività di addestramento analogico estremo, tra cui centrifuga, volo parabolico, NOLS, addestramento alla sopravvivenza, addestramento al volo e immersioni subacquee. Si è qualificato su Soyuz, sistemi ISS e Orlan per le attività EVA. Il tenente colonnello e medico Angelo Landolfi condurrà dei test per misurare le prestazioni cognitive in microgravità e per studiare il modo in cui alcuni liquidi e solidi si mescolano in microgravità. Laureato in medicina e chirurgia, medicina subacquea e iperbarica e medicina legale, esaminatore aeromedico Easa e istruttore Crm, è stato addestrato come chirurgo dell'equipaggio nell'ambito del programma di addestramento dei cosmonauti. Pantaleone Carlucci, in qualità di ingegnere di missione, condurrà test che prevedono l'uso di sensori multipli che esaminano la frequenza cardiaca, le funzioni cerebrali e altri parametri di prestazione umana durante il volo spaziale e in microgravità. Responsabile del coordinamento tecnico di progetti strategici sulle piattaforme stratosferiche e sui lanci aerei e membro di vari comitati di coordinamento istituiti nell'ambito di accordi quadro che il CNR ha sottoscritto con aziende operanti nel settore spaziale e aerospaziale, è un ricercatore tecnico e pilota che ha lavorato per oltre 8 anni al CNR nei settori dell'ingegneria di strumentazione scientifica su piattaforme aeree.

Ad affiancarli - valutando l'esperienza di ricerca durante il volo - Colin Bennett, l’istruttore degli astronauti di Virgin Galactic (che si è unito a Richard Branson nella missione Unity 22), il principale istruttore di astronauti che svolge tutte le attività di addestramento e preparazione per la missione dell'Aeronautica Militare Italiana. Ed i piloti, come detto l'italiano Nicola Pecile (oltre 7.700 ore di volo dal 1991, su Tornado FMK.3 ADV, NH-500E) e Jameel Janjua (oltre 4mila ore di volo) ed i comandanti Mike Masucci (con oltre 10mila ore di volo tra cui 4 voli spaziali già effettuati) e Kelly Latimer (oltre 6.700 ore di volo). “La missione VIRTUTE 1 è il primo volo suborbitale italiano ed europeo. Una missione innovativa e apripista, ideata e progettata con il Consiglio Nazionale delle Ricerche e Virgin Galactic per testare la versatilità del volo spaziale suborbitale per la ricerca scientifica e tecnologica. Stiamo facendo volare payloads di diverse discipline in un'unica missione e stiamo utilizzando l'intero profilo di volo per raccogliere dati inestimabili. Il volo spaziale suborbitale rivoluzionerà il trasporto aeronautico e amplierà l'accesso allo spazio per una comunità molto più ampia” ha detto il colonnello Walter Villadei. “Siamo orgogliosi di facilitare la collaborazione internazionale tra le nazioni spaziali e i pionieri dell'industria per espandere la conoscenza umana. Questo volo sarà una vetrina del nostro sistema di volo spaziale, che consente ai ricercatori di volare con i loro esperimenti, e della nostra capacità di offrire un accesso regolare allo spazio per la comunità scientifica e tecnologica” le parole di Sirisha Bandla, vice president government affairs and research operations di Virgin Galactic. Entrando nel dettaglio degli esperimenti, Walter Villadei indosserà il prototipo di una nuova classe di tute spaziali, Flight Suit 1, progettata con criteri ergonomici per fornire comfort con tessuti traspiranti e ignifughi in grado di resistere ad oltre 6 G di accelerazione. La tuta comprende una maglietta con un dispositivo integrato per raccogliere dati biomedici dal ricercatore durante ogni fase del volo. I dati vengono raccolti in tempo reale senza l'uso di cavi o elettrodi. Il feedback sul design e sulla costruzione della tuta e l'analisi dei dati biomedici saranno condotti dopo il volo. Un holter che misura l'attività del cuore registrerà 12 segnali del ricercatore durante il volo, valutando le risposte cardiache all'accelerazione al fine di contribuire a convalidare la valutazione del rischio per i futuri partecipanti ai voli spaziali affetti da malattie cardiovascolari. Angelo Landolfi avrà a disposizione tre dispositivi per eseguire esercizi di memoria al fine di valutare le condizioni cognitive durante il volo spaziale: il primo è un tablet legato alla gamba per eseguire test sul carico di lavoro mentale e sull'attenzione sostenuta. Il secondo è una cuffia per elettroencefalogramma (EEG) indossata sulla testa per misurare l'attività cerebrale. Infine, avrà un sensore sulla mano per misurare la risposta galvanica della pelle.

Gli esperimenti Doosy e Liulin del Dipartimento di Ingegneria, Ict e Tecnologie per l'Energia e i Trasporti (Cnr-Diitet) del CNR consentiranno la misura della radiazione cosmica nella mesosfera (50-100 km), uno strato dell'atmosfera ad oggi praticamente inesplorato. Questa missione consentirà di raccogliere dati lungo il profilo verticale, dalla superficie della terra alla quota di apogeo grazie due diversi tipi di dispositivo, dosimetri passivi e un radiometro spettrometro. Questi dati serviranno a misurare i livelli e i profili delle radiazioni in vista di future missioni di esplorazione dello spazio e dello spazio profondo. L’esperimemtno droP Impact iN micro-Gravity (Ping) permetterà la comprensione del modo in cui le gocce cariche di particelle entrano in contatto e aderiscono a diversi materiali ha molte applicazioni nei processi industriali, come le tecnologie di rivestimento a spruzzo, al plasma e a goccia su richiesta. L’esperimento prevede una strumentazione passiva montata su rack dell'Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi del CNR (Cnr-Imm), che espellerà gocce da ugelli su diversi materiali con superfici microstrutturate sintonizzate. Questo permetterà di osservare come le gocce aderiscono e si muovono intorno alle piastre in microgravità. L'esperimento ICE - SF (Italian Combustion Experiment – Suborbital Flight) dell'Istituto di Scienze e Tecnologie per l'Energia e la Mobilità Sostenibili del CNR (Cnr-Stems) studia le caratteristiche di combustione dei biocarburanti liquidi rinnovabili e il comportamento dei fluidi complessi ad alta temperatura. L'esame di questi fluidi a pressioni normali e alte in microgravità può contribuire alla ricerca di tecnologie efficienti per sistemi energetici e di propulsione ecosostenibili, come le turbine a gas industriali e i motori degli aerei. Questa ricerca si basa su un esperimento italiano condotto sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2013. Per questo volo suborbitale, la strumentazione sarà a gestione passiva e avrà tre apparati sperimentali distinti che operano simultaneamente, ciascuno progettato per eseguire un esperimento specifico sulle gocce di biocarburante. Con l’esperimento TetRafluoroethAne sPonge (Trap) si testerà il progetto di un evaporatore altamente innovativo dell'Università di Padova e dekl'azienda italiana Technology for Propulsion and Innovation (T4i) che trasforma il liquido in fase gassosa, in modo simile a come avviene il trasferimento dei fluidi in un condizionatore d'aria, ma in un ambiente di microgravità. Il volo consentirà di testare e qualificare questa nuova tecnologia, che potrebbe essere applicata ai sistemi di propulsione a gas freddo per microsatelliti. La strumentazione per questo esperimento sarà montata su rack e sarà accesa da un membro dell'equipaggio italiano durante la fase di microgravità del volo spaziale. (29 GIU – REDM)

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