Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

MORTO ANDREA PURGATORI, AVEVA 70 ANNI

Lutto nel mondo del giornalismo. Questa mattina, dopo una breve e fulminante malattia, si è spento a Roma Andrea Purgatori. Volto noto di La7 con il suo “Atlantide”, anche sceneggiatore e autore, aveva 70 anni. Nella sua lunga carriera, aveva lavorato al Corriere della Sera, seguendo con grande attenzione la strage di Ustica e sdoganando l’espressione “muro di gomma” per descrivere uno dei casi più opachi nella storia del nostro Paese. “Il muro di gomma” è anche il titolo di un film diretto da Marco Risi nel 1991, di cui Purgatori scrisse la sceneggiatura e basato proprio sull’inchiesta condotta su Ustica. Per il quotidiano di via Solferino si era occupato di casi di terrorismo o legati all’intelligence. Con grande ironia, era spesso apparso in piccoli ruoli da attore, come in “Fascisti su Marte, diretto da Corrado Guzzanti e Igor Skofic, e nella serie e nei film di “Boris”. Era stato a lungo presidente di Greenpeace Italia ed era membro dell'Accademia del Cinema Italiano e dell'Accademia europea del cinema; presidente delle Giornate degli Autori, dal 2015 era anche membro del Consiglio di Gestione della SIAE. Dalla stagione televisiva 2017-18 andava in onda su LA7 con la nuova edizione di “Atlantide”, per il quale aveva ricevuto il Premio Flaiano 2019 come miglior programma culturale. Lo scorso autunno era stato uno dei protagonisti della docu-serie di Netflix “Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi”.  (red)

DA RANUCCI A BARTOLETTI, MONDO DEL GIORNALISMO IN LUTTO

“Che tristezza questa mattina leggere di te Andrea che te ne sei andato all’improvviso. Sapevo della tua malattia ma era un pensiero che tenevo distante. Ora che non sei più tra noi anche questo tuo modo di andartene, dignitoso e senza clamore, rende l’idea di ciò che sei stato nella vita. Hai raccontato la verità con il piglio di chi vuole andare sempre in profondità, di chi si ostina a cercarla, di chi la trova. Sei stato garbato, elegante, quello che oggi si direbbe essere una persona perbene. E da oggi ci mancherai tanto come giornalista e come uomo” ha scritto su Facebook il giornalista Domenico Iannacone.  “Da oggi mi sento più solo -  si legge in un post sui social di Sigfrido Ranucci   - Ho perso un amico e un grandissimo giornalista d'inchiesta :  Andrea Purgatori. Senza il suo coraggio, senza le sue qualità molte nefandezze sarebbero rimaste oscure. Provo un grande dolore, solitudine e un grandissimo rimpianto: non averlo potuto avere con me in Rai. Ci eravamo incontrati pochi giorni fa, con un impegno: rifare le trasmissioni a reti unificate, Rai 3 e La 7, sulla mafia. Come le fecero Michele Santoro e Maurizio Costanzo. Perché non bisogna abbassare la guardia per difendere il Paese e le future generazioni da questo cancro”.  Anche Marino Bartoletti affida a facebook un pensiero per la scomparsa di Andrea Purgatori: “Se n'è andato (a tradimento) un giornalista GRANDISSIMO. Ho Sempre pensato che il vero senso della mia professione fosse rappresentato da quelli come Andrea Purgatori: ricerca (scrupolosa e onesta) della verità, senza fronzoli, senza padroni e senza autocompiacimenti. Nell'ultimo messaggio che mi aveva mandato c'era scritto: ‘Ormai è un mondo malato, Marino’. Senza di lui lo è di più”.

 (Gil)

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