Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Salute, Vitiello-Gadda (Iv): promuovere dieta mediterranea contro tumori

Roma, 20 lug - “Di dieta mediterranea non si parla mai abbastanza, soprattutto per quanto riguarda la protezione da malattie complesse come i tumori, come le malattie croniche intestinali: magari bisogna provare ad esportare questo progetto, entrare nelle scuole, nelle università, nelle comunità. Parlare di dieta mediterranea significa anche migliorare la qualità della vita, ma oggi questo concetto non si è compreso abbastanza”. Così Catello Vitiello, ex parlamentare Italia Viva, che insieme alla deputata Iv Maria Chiara Gadda ha promosso Montecitorio una conferenza stampa su dieta mediterranea e tumori, cui ha preso parte tra gli altri lo chef stellato Gennaro Esposito. “La dieta mediterranea è sicuramente un insieme di alimenti che vede alla base la frutta, la verdura, i cereali, ovvero quello che fa parte della nostra tradizione gastronomica, ma che vede anche la presenza delle proteine animali combinate con il buonsenso” sottolinea Gadda, vicepresidente della commissione agricoltura di Montecitorio, per poi aggiungere: “E’ molto importante che oggi la comunità scientifica metta a disposizione il suo sapere e faccia rete con tutta la filiera agroalimentare. I nostri stili di vita sono cambiati, spesso ceniamo e pranziamo fuori casa e quindi è importante che chi produce a ogni livello abbia come priorità l’uso degli alimenti di qualità, perché come dimostrano i dati i cibi troppo lavorati e processati sono un problema per la nostra salute”. “L’altro elemento importante, insieme a quello culturale, è potenziare le nostre filiere produttive agroalimentari – continua la parlamentare - per cui serve un vero piano strategico e che in questo momento storico sono in difficoltà, basti pensare agli elementi climatici. L’agricoltura, per fronteggiarli e avere un ciclo di qualità, necessita di innovazione. Infine, non dobbiamo dimenticarci delle persone più fragili della nostra popolazione: il cibo di qualità, la dieta mediterranea non deve essere un’opportunità soltanto per alcuni ma anche per quelle fasce più povere della popolazione, che vivono con maggiore intensità il problema dell’obesità. Dobbiamo evitare – conclude - che i poveri mangino male con tutti gli strumenti a disposizione, anche con la legge antispreco, con l’obiettivo di una salute collettiva e condivisa”. (PO / Roc) ////

(© 9Colonne - citare la fonte)