PAOLA MINACCIONI IN “DAL VIVO SONO MOLTO MEGLIO”
Il 29 luglio, nei giardini di Palazzo Chigi di Ariccia, è in arrivo Paola Minaccioni con la sua carrellata di maschera, gioco, personaggi e ironia nell’ormai cult Dal Vivo Sono Molto Meglio. Tutti i personaggi di Paola Minaccioni nati in tv, al cinema o alla Radio, arrivano sul palco sotto le stelle dei giardini seicenteschi dei castelli romani per offrire uno spaccato dei nostri tempi, una surreale sequenza di caratteri che incarnano i dubbi, le paure e le nevrosi del momento. Dal Vivo Sono Molto Meglio è uno spettacolo fuori dagli schemi che ci invita a riflettere su noi stessi e a interpretare l’assurdità della società in cui viviamo. Razzisti inconsapevoli, improbabili assistenti telefoniche, raffinate poetesse, inappuntabili manager, fino ad arrivare alle sue imitazioni: da Giorgia Meloni a Loredana Bertè a Sabrina Ferilli. Un flusso di coscienza leggero e irriverente con cui l’attrice ci conduce in un universo comico e paradossale. Paola Minaccioni si nasconde e allo stesso tempo si rivela dietro le sue incredibili maschere, guidata dalle note di Lady Coco, melodico contrappunto a un’esperienza teatrale unica. Ma raccontare uno spettacolo che cambia di sera in sera è impossibile, si può capire solo dal vivo.
Foto: Paola Minaccioni_ Foto Gianmarco Chieregato
LUCA LAZZARESCHI IN “FRANCESCO FRATELLO DEL COSMO”
In occasione degli 800 anni dalla nascita del primo presepe arriva al festival Taormina Arte Francesco Fratello del cosmo, uno spettacolo scritto e diretto da Leonardo Petrillo che vede Luca Lazzareschi nei panni del poverello d’Assisi. Con un cast che comprende Rocco Ciarmoli, Antonio Coppola, Bruno Governale, Matteo Montaperto e Gianfranco Teodoro, con le musiche originali di Carlo Covelli, l’evento, in anteprima assoluta per la Fondazione Taormina Arte Sicilia, avrà luogo sabato 22 luglio alle ore 21:30 al Parco Trevelyan / Villa Comunale di Taormina.
“CHE CI FACCIO QUI.. IN SCENA” CON DOMENICO IANNACCONE
Un nuovo appuntamento al Tor Bella Monaca Arena Estate. Il 27 luglio arriva sul palco Domenico Iannaccone con Che ci faccio qui.. in scena. Con le musiche dal vivo e sonorizzazioni di Francesco Santalucia e le installazioni video e videomapping di Raffaele Fiorella. Le storie più straordinarie sono quelle che ci passano a fianco senza che ne accorgiamo. Spesso sono così piccole che bisogna andare a cercarle tra le tante cose che non valgono nulla. Il racconto televisivo neorealistico di Domenico Iannacone si cala nel teatro di narrazione e trasforma le sue inchieste giornalistiche in uno spazio intimo di riflessione e denuncia. Il palcoscenico diventa luogo fisico ideale per portare alla luce quello che la televisione non può comunicare. Le storie così riprendono forma, si ani- mano di presenza viva e voce e tornano a rivendicare il diritto di essere narrate. Iannacone rompe le distanze, prende per mano lo spettatore e lo accompagna nei luoghi che ha attraversato, lo spinge a condividere le emozioni, i ricordi, la bellezza degli incontri e la rabbia per quello che viene negato. Il teatro di narrazione diventa in questo modo anche teatro civile in grado di ricucire la mappa dei bisogni collettivi, dei diritti disattesi, delle ingiustizie e delle verità nascoste. Mentre le immagini aprono squarci visivi, facendoci scorgere volti, case, periferie urbane ed esistenziali, le parole dilatano la nostra percezione emotiva e ci permettono di entrare, come una voce sotterranea, nelle viscere del Paese. L’appuntamento con Che ci faccio qui.. in scena è alle 21 al Teatro Tor Bella Monaca - Arena Teatro Tor Bella Monaca (via Bruno Cirino angolo Via Duilio Cambellotti).
DANZA, UNA NOCHE CON SERGIO BERNAL
Continua la tournée dello spettacolo Una noche con Sergio Bernal (“Una Notte con Sergio Bernal”) - il ballerino del momento, il protagonista assoluto della danza spagnola oggi - con la Sergio Bernal Dance Company che è partita in primavera, riscuotendo un enorme successo in molte città italiane. La compagnia sarà al Nervi Music Ballet Festival /Genova (29 luglio), al Festival La Versiliana (1 agosto), alla Scalinata San Bernardino, L’Aquila (2 agosto,) e poi a Catona Teatro, Reggio Calabria (3 agosto). Insieme a Cristina Cazorl il carismatic bailaor madrileno offrirà al pubblico italiano uno spettacolo in tutte le declinazioni spagnole della danza, dalle più tradizionali alle più sofisticatamente moderne, con però momenti anche di balletto classico. Coreografie originali come l’assolo Il cigno (coreografia di Ricardo Cue) in cui un quasi “desnudo” Bernal danza sulle celebri note di Camille Saint-Saëns, oppure El ultimo encuentro sulle note di Hable con ella di Alberto Iglesias (dalla colonna sonora del film omonimo di Pedro Almodóvar): danzato da Bernal con la Mendoza, questo balletto (sempre di Cue) narra di due amanti assomiglianti non poco a Fred Astaire e Ginger Rogers che, con movenze iberiche, danzano insieme un’ultima volta prima di lasciarsi per sempre.
“IL PICCOLO PRINCIPE, IN ARTE TOTÒ" CON ANTONIO GROSSO
Storia dell'arte, teatro, musica e spettacolo dal vivo si incontrano dal 26 luglio al 16 settembre 2023 presso il seicentesco Convento del Carmine di Velletri, oggi Casa delle Culture e della Musica e dimora storica del Lazio, con Vivi Velletri: alle porte di Roma, in quell’area dei Castelli Romani ricca di storia e patrimonio architettonico, una rassegna che sul palco porterà personaggi come Michele Placido, Giuliana de Sio, Marco Baliani, Tiziana Foschi, Gianfranco Phino e molti altri, alternando le performance alle visite guidate presso la struttura, in compagnia della storica dell'arte Sara di Luzio. Una formula inedita per far rivivere l'ex convento del Carmine e raccontarne, in un incontro fra discipline, la storia e l'alternarsi delle epoche, con i suoi elementi architettonici di spicco - come gli affreschi originali che descrivono scene della Bibbia e delle storie dei carmelitani e di Sant’Elia - ma anche il chiostro e il refettorio - con le decorazioni del cognato di Poussin, Gaspard Dughet (1615-75) -, la cucina, le celle per i frati, le stanze per il Priore, la chiesa e l’ex sacrestia, con i suoi pregevoli stucchi settecenteschi. Accanto alla storia dell'architettura di questi luoghi, andranno in scena spettacoli, performance e concerti che, sotto la direzione artistica di Giacomo Zito, porteranno all'attenzione del grande pubblico personalità riconosciute insieme a nuove proposte e nuovi linguaggi performativi alternando il comico il drammatico, il classico e il contemporaneo, trasformando la dimora storica alle porte di Roma in centro di aggregazione, scambio, incontro di idee e di arti. Si comincia il 26 luglio alle ore 21.00 con “Il Piccolo Principe, in arte Totò", scritto e diretto da Antonio Grosso e con Antonio Grosso e Antonello Pascale, in cui vengono narrate le vicende della vita giovanile di uno dei più grandi Attori e Maestri della comicità internazionale che Napoli abbia mai partorito, Antonio De Curtis, in arte Totò. In un'atmosfera surreale, lo spettacolo racconta le vicissitudini che l'attore partenopeo ha dovuto affrontare prima di arrivare al grande successo ed essere riconosciuto a livello nazionale come il vero e proprio “Principe della Risata”, con il suo animo unico nella storia del cinema italiano. (red / Gil)
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