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direttore Paolo Pagliaro

Buenos Aires, l'inverno si scalda al ritmo della pizzica

Al via a Buenos Aires  sabato un nuovo laboratorio  dedicato alla pizzica salentina tenuto dalla professoressa Cecilia Arenillas, che da più di un decennio si dedica alla diffusione delle danze tradizionali italiane in Argentina. Un appuntamento ormai consueto nella capitale argentina. Dopo aver vissuto per un decennio nel nostro paese, ha cominciato ad organizzare seminari speciali dedicati proprio alle danze tradizionali italiane in coincidenza con le vacanze estive, da dicembre a febbraio, ed invernali, tra luglio ed agosto. E in quest'inverno australe tocca alla pizzica, che secondo Arenillas "é quella che più si conosce, e dunque quella più richiesta”. Eppure, sostiene la professoressa, la diffusione della cultura salentina in Argentina è piuttosto scarsa. “A partire da quello che ho la possibilità di fare, naturalmente cerco di trasmetterla nelle mie lezioni, seminari speciali a Buenos Aires e all'interno del paese, creando spazi di danza e musica tradizionale italiana aperti a chiunque sia curioso di scoprire nuovi mondi all'interno di questa tematica”, spiega a 9colonne Arenillas, che nel 2013 ha fondato il gruppo di Musica e Danza Tradizionale del centro Sud Italia a Buenos Aires. “Da allora, presentiamo i nostri spettacoli e le nostre proposte in associazioni italiane e indipendenti, diffondendo tra le altre danze anche la Pizzica, con strumenti e canti tradizionali. Direi che il nostro repertorio è unico in Argentina. Copriamo le regioni del centro sud, dalla Toscana alla Sicilia”. 

Oltre alle danze tradizionali, Arenillas si occupa anche della diffusione delle tecniche di percussione. “Negli anni in cui ho vissuto in Italia, ho abitato in molte regioni, vivendo in prima persona le feste tradizionali che hanno a che fare con l'universo della musica e della danza popolare. Esiste un movimento molto forte da alcuni anni in Italia che valorizza le interessanti tradizioni che hanno origine in epoche pre-cristiane e sono sopravvissute fino ad oggi grazie alla trasmissione di generazione in generazione. Quindi, in questi diversi anni ho imparato 'sul campo' le danze, i ritmi percussivi, i canti e tutta la 'magia' che vive in quel contesto in ciascuna delle feste e celebrazioni”. La proposta di Arenillas include laboratori per l'insegnamento della Saltarella amatriciana (Lazio), la Spallata di Schiavi (Abruzzo), i diversi stili delle Tammurriate campane, la Tarantella di Montemarano (Campania) , la Tarantella alla Cilentana (Campania), la Tarantella all'agropastorale (Basilicata / Calabria), Sonu a ballu stile viddhaneddha (Calabria), il Ballittu alla messinese (Sicilia), la Tarantella siciliana e la Tarantella del Gargano (Puglia). “La risposta del pubblico è buona” - spiega Arenillas - La maggior parte delle persone che si avvicina alla danza ha origini italiane, ma c’è anche gente non legata all'italianità , per esempio quando viene agli spettacoli per caso o per accompagnare qualcuno: rimane lusingata da quello che ascolta e vede. Vengono a farmi domande incurisiti”. (25 lug - PO / BIG ITALY / fel)

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