È stata (sarà ancora?) una estate aspra e torrida. E non sempre, la sera, ci sono le forze per andare in centro in cerca di refrigerio in qualcuna delle più rinomate gelaterie di Roma. Per fortuna non serve farlo, almeno non se il quadrante dove vivi è quello Est. In piazza Malatesta, proprio tra via dell'Acqua Bullicante e la metro C, c'è il Cannolo Siciliano di Eugenio Morrone, niente di meno che Campione del Mondo di gelateria nel 2020. Aanche se, a dirla tutta, il titolo iridato non è che il trofeo più splendente di una bacheca molto ricca, e che chiunque sia curioso può consultare direttamente di fronte alla cassa del suo locale: Campionato d'Europa nel 2016, Premio Eccellenza nel 2017, miglior gelateria dell'anno secondo Gastronauta nel 2018, migliore gelateria italiana secondo la Stampa estera, gelatiere dell'anno nel 2018 secondo i Food and Travel Awards. 

Il Cannolo Siciliano è un vero e proprio fiore di periferia: varcata la soglia di quello che appare come un normalissimo bar, ci si ritrova in una gelateria top level. Con un maestro gelatiere giovane, che dalla provincia di Catanzaro si è fatto strada in un battito di ciglia fino a diventare conosciuto in tutto il mondo. Ma che dal centro (do you know, Fiordiluna, a Trastevere? Anche lì potete trovare il gelato di Morrone) non ha mai perso d'occhio le radici. Nel locale di Malatesta, la selezione di proposte non è eccessiva, e questo è probabilmente il primo segno della qualità preferita alla quantità. Perché quando si va all'assaggio, è tutto eccellente, anche se il vero punto forte del Cannolo Siciliano sono i gusti di frutta, freschissima al palato: menzione speciale è per la pesca, e per la nocciola romana dop. Per quelli che "la gola è gola", però, non c'è assolutamente nulla di perduto: il pesto di arachidi, ad esempio, è una vera chicca, il pistacchio regge il confronto e il fondente del Venezuela (uno dei tanti tra cui scegliere) è un viaggio che vale. Come vale arrivare a Malatesta, anche se non si è di Roma Est.