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direttore Paolo Pagliaro

Il “Rigoletto” noir di Michieletto arriva a Caracalla

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Il “Rigoletto” noir di Michieletto arriva a Caracalla

Ha debuttato al Caracalla Festival 2023 “Rigoletto” di Giuseppe Verdi con la regia di Damiano Michieletto, rivoluzionario allestimento concepito in chiave anti-Covid che nel 2020 ha inaugurato la Stagione Estiva del Teatro dell'Opera di Roma al Circo Massimo. Dopo la prima messa in scena ieri sera, lo spettacolo sarà replicato domenica 6, martedì 8 e giovedì 10 agosto, alle 21. L'allestimento segna il debutto al Teatro Grande del direttore d'orchestra Riccardo Frizza e del tenore Piero Pretti, impegnato nella parte del Duca di Mantova, mentre sarà la prima volta con il Teatro dell'Opera di Roma e a Caracalla per il soprano Zuzana Marková, che incarna Gilda. Gran ritorno nel ruolo di Rigoletto invece per Roberto Frontali, già apprezzato protagonista al Circo Massimo nel 2020. L'orchestra e il coro - diretto da Ciro Visco - sono quelli del Teatro dell'Opera di Roma. "Questo Rigoletto porta con sé dei ricordi emozionanti - ha detto Michieletto -. Primo spettacolo dal vivo del 2020 in Italia con il pubblico, è stato messo in scena rispettando tutti i regimi di contenimento imposti in quel momento. Lo spettacolo mescola recitazione e riprese live: 3 operatori steady-cam si muoveranno tra il cast per regalare al pubblico un doppio sguardo durante tutta l'opera". Ambientato negli anni '80 in un immaginario mondo criminale, lo spettacolo è concepito come un noir cinematografico, dove recitazione e video si intrecciano per restituire sogni, desideri e colpe dei protagonisti. Nello spazio di una degradata e moderna provincia, "Rigoletto" agisce da archetipo "shakespeariano": è un buffone deforme, disprezzato e umiliato che, mosso a vendetta per proteggere il suo unico amore, finisce per diventarne il responsabile della morte.
Foto: Fabrizio Sansoni-Teatro dell'Opera di Roma

ROMA, IF/INVASIONI DAL FUTURO: FANTASCIENZA AL TEATRO INDIA
Dopo nove anni di lavoro stratificato nella città di Roma, torna al Teatro India dal 28 agosto al 3 settembre IF/INVASIONI (dal) FUTURO_DARK AGES progetto multidisciplinare che lacasadargilla dedica alle scritture e ai temi sempre più contemporanei della fantascienza. In questa nuova edizione, IF_DARK AGES opera un cambiamento di rotta spostandosi dall’orizzonte della fantascienza classica verso narrazioni miste e atipiche, di matrice antropologica, scientifica o storica, mondi alieni e alterati con qualcosa di inquietantemente prossimo al reale. Una settimana con un ricco programma: spettacoli multimediali e melologhi sci-fi,workshop, laboratori, un'installazione/performance musicale, una video installazione multimediale, una conferenza di filosofia, una biblioteca condivisa e un palinsesto radiofonico quotidiano. Il festival apre le porte lunedì 28 agosto con la messa in onda della prima puntata di Radio IF_DARK AGES (sulla piattaforma Spreaker), a cura di Silvio Impegnoso con la collaborazione di Francesco Bianchi e dell’ensemble di IF_DARK AGES, e l’inaugurazione di BIBLIOTECA_451 dove ogni giorno al calar della sera sono consultabili libri irreperibili di e sulla fantascienza. Il programma prosegue con l’apertura di tre laboratori di alta formazione per partecipanti selezionati tramite call: dal 29 agosto al 2 settembre “Piccola Bottega 2324”, guidata da Roberto Scarpetti, per autori teatrali e drammaturghi; dal 29 agosto al 1 settembre “ECHOES”, laboratorio di sound design teatrale condotto Pasquale Citera; dal 30 agosto al 3 settembre, “Vietato Entrare” a cura di Fabio Condemi, per attori, performer, musicisti e artisti visivi, ispirato alla scrittura di Shirley Jackson.
Da mercoledì 30 agosto prende il via il programma di serate aperte al pubblico. Si comincia con la prima parte del progetto biennale “L’ombra dello Scorpione”, un progetto di Collettivo Fontana, immaginato, adattato e diretto da Caterina Dazzi e Flavio Murialdi assieme al musicista Andrea Veneri e un gruppo di sei giovanissimi attori (Luigi Fedele, Diego Giangrasso, Paolo Leccisotto, Flavio Murialdi, Mersila Sokoli, Aurora Spreafico) e tratto dal classico di Stephen King. Segue in prima nazionale “Consigli per sopravvivere in natura”, il 31 agosto e il 1° settembre, spettacolo multimediale musicale in forma di melologo sci-fi, un “racconto di racconti” intorno al degenerare della conoscenza umana, distopie estreme che sfiorano un orrore tutto umano: “Lo psicologo che non voleva far male ai topini” di Alice Bradley Sheldon; “Figlio di sangue” di Octavia Butler; “Più vasto degli imperi e più lento” di Ursula Le Guin; infine, “Palla di pelo” di Margaret Atwood. Il programma prosegue con “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury, melologo multimediale sci-fi che offre quest’anno al pubblico, il 2 e il 3 settembre, un grande classico del realismo distopico del novecento, libro sull’amore per i libri, riflessione sul ruolo dei mass-media e opera estremamente attuale sulla libertà dell’individuo e il diritto al tempo libero inteso come pensiero senza scopo nelle società occidentali.

“PAST FORWARD” DI JACOPO TISSI IN SCENA A TAORMINA
Nell’ambito del festival Taormina Arte, arriva al Teatro Antico di Taormina lo spettacolo “Past Forward”, previsto per il prossimo 17 agosto. Il progetto è stato prodotto da Antonio Gnecchi Ruscone di Art Works Production e verrà presentato dal suo ideatore Jacopo Tissi, primo ballerino al Teatro Bolshoi di Mosca prima del conflitto russo in Ucraina, ora primo ballerino ospite al Teatro alla Scala di Milano e al Teatro dell’Opera di Roma. Il programma della serata, che conta sulla presenza in scena di star mondiali quali Polina Semionova, Alina Cojocaru, Ksenia Ovsyanick, David Motta Soares, Alejandro Virelles e lo stesso Tissi, è un viaggio a più tappe nella storia della danza, ma è anche la drammaturgia di un percorso di crescita interiore fatto di sentimenti, scoperte, aspettative, ricordi e desideri che, insieme, costituiscono una sorta di mappa artistica a cui sente di appartenere. Durante lo spettacolo, Tissi interpreterà per la prima volta un assolo di Yuri Possokhov, coreografo internazionale del Bolshoi Ballet e del San Francisco Ballet, già ballerino del Royal Danish Ballet, sulla musica di Ennio Morricone tratta dal celebre film di Giuseppe Tornatore, “Nuovo Cinema Paradiso”: un brano che riporta l’artista alle sue radici, alla sua famiglia e alla sua terra. Prima assoluta anche per il passo a due “Sospiri”, tratto dal balletto “Orlando” di Christian Spuck, su musica di Edward Elgar, riadattato per l’occasione, in cui Tissi danzerà in coppia con la star del teatro dell’opera di Berlino, Polina Semionova. “Past Forward” include, inoltre, diversi capolavori della storia del balletto, in parte legati alla carriera di Tissi, in parte all’importanza che ricoprono nel panorama internazionale. Il passo a due di apertura è tratto dal balletto “Raymonda”, uno dei prestigiosi titoli di repertorio dei grandi balletti imperiali e che Tissi ha più volte interpretato al Bolshoi. Si prosegue con il passo a due tratto dalla “Carmen” di Alberto Alonso, su musica di George Bizet. Al giovane coreografo britannico George Williamson, residente al Center for Ballet and the Arts della New York University, il compito di rappresentare una sua prima assoluta intitolata “Clay and Diamonds”, un passo a due che vede protagonisti Ksenia Ovsyanick e David Motta Soares, primi ballerini del Teatro dell’Opera di Berlino. In chiusura, la suite de “L’Arlesienne” di Roland Petit. “Tra passato e futuro - ha spiegato in una nota Tissi - la danza si evolve, emoziona con la bellezza e la purezza della sua forma più classica e il cambiamento verso nuovi orizzonti contemporanei. ‘Past Forward’ parla di questo. Ma parla anche di me e del mio percorso personale, della ricchezza della danza, della forza di quest’arte nel comunicare e muovere sentimenti nelle persone. Del mio ricominciare da capo dopo aver abbandonato Mosca all’inizio della guerra. Ho dovuto all’improvviso camminare da solo e proseguire la mia carriera guardandola da una nuova prospettiva: ora guardo a nuovi orizzonti portando nel cuore e nella danza l’incredibile esperienza del mio percorso al Bolshoi; un’esperienza grandiosa che mi ha regalato l’anima artistica che porterò sempre con me”.

PALERMO: NUOVA STAGIONE DEL MASSIMO ALL'INSEGNA DI AMORE E PASSIONE
Il presidente della Fondazione e sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e il sovrintendente e direttore artistico Marco Betta con il direttore musicale Omer Meir Wellber e il direttore del Corpo di ballo Jean-Sébastien Colau, hanno presentato il programma della stagione 2023-2024 del Teatro Massimo di Palermo. La stagione di opere e balletti sarà inaugurata il 22 novembre, quella di concerti già il 15 novembre. Una stagione all’insegna di due grandi storie d’amore e morte, strettamente legate l’una all’altra: “Romeo e Giulietta” e “Tristano e Isotta”. Amore e morte che caratterizzano anche “Turandot” e “Madama Butterfly”, le due opere scelte per rendere omaggio a Giacomo Puccini nell’anno del centenario della morte, e “Rigoletto” di Giuseppe Verdi che torna con la regia di John Turturro e un cast di grandissimi interpreti. Intorno a questi titoli, un variegato mosaico che spazia dall’America alla Francia, con titoli poco noti che tornano a Palermo dopo mezzo secolo: è il caso di “Elisabetta regina d’Inghilterra”, opera seria di Rossini di cui fu protagonista nel 1971 Leyla Gencer, pietra miliare della Rossini Renaissance, e de “Les pêcheurs de perles” (assenti dal 1966), mentre non era mai stato eseguito “Lady, be good” di George Gershwin. Completano la stagione ben tre titoli di balletto, tutti ispirati a personaggi fiabeschi: “Biancaneve”, la “Cenerentola” di Prokofiev, un nuovo “Peter Pan”. Ad inaugurare il programma il 22 novembre sarà il nuovo allestimento de “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini, diretto da Omer Meir Wellber con la regia del coreografo e regista israeliano Idan Cohen che impegnerà l’Orchestra, il Coro e il Corpo di ballo del Teatro. La coppia dei protagonisti, Romeo e Giulietta, come previsto da Bellini è affidata a due voci femminili, con Romeo en travesti. Interpreti saranno il mezzosoprano russo Maria Kataeva (Romeo) al debutto nel ruolo, che si alternerà con Anna Pennisi, giovane artista siciliana con una buona esperienza internazionale come Romeo; debutta come Giulietta anche Marina Monzó, di ritorno a Palermo dopo “Don Pasquale”, che si alterna nelle repliche con Francesca Pia Vitale, vincitrice del Concorso internazionale “Toti Dal Monte” proprio per il ruolo di Giulietta; il rivale Tebaldo è Ioan Hotea, in alternanza con Mert Süngü, tenore turco che sarà protagonista anche del concerto di inaugurazione della stagione concertistica insieme a Omer Meir Wellber; Capellio è interpretato da Marco Spotti; Lorenzo è Gabriele Sagona. Le scene sono di Riccardo Massironi, i costumi di Edoardo Russo. Le luci sono disegnate dal light designer Bambi. Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro Massimo. Direttore del Corpo di ballo Jean-Sébastien Colau.

(© 9Colonne - citare la fonte)