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direttore Paolo Pagliaro

Nannarella, il romanzo di Anna Magnani

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Nannarella, il romanzo di Anna Magnani

A cinquant’anni dalla morte, Anna Magnani rimane un’icona del cinema italiano del dopoguerra. Simbolo dell’Italia nel periodo della Ricostruzione, capace di spaziare con grande naturalezza dai toni drammatici a quelli leggeri, riuscì a incarnare come poche la voglia di riscatto e le passioni tipiche di quegli anni. Nannarella, omaggio alla sua figura, torna in libreria in un’edizione rinnovata con l’aggiunta di un capitolo espressamente dedicato alla sua famiglia, immigrata a Roma ma di origini romagnole (Fazi Editore, collana Le Vite, N. Pagine: 276, € 18). Con la sua penna brillante, Giancarlo Governi ripercorre l’intera parabola esistenziale di una donna che, dall’infanzia passata in una casa di sole donne fino al successo internazionale come stella del cinema, fu protagonista assoluta di un’intera stagione artistica fino a diventare una delle più grandi attrici di tutti i tempi. La gioventù, l’ascesa e la carriera di Anna Magnani vengono ricostruite qui attraverso flash, aneddoti ed episodi di vita vissuta, fatti di incontri, esaltazioni, tristezze ma anche di grandi risate e crisi profonde che segnarono la donna quanto il suo personaggio. Il libro, così, rivela una personalità potente, esplosiva, e il talento innato di un’attrice vera, che fece dell’autenticità un valore, con i vantaggi e gli svantaggi che questo comportava all’epoca. Una donna di indubitabile fascino, il cui coraggio contribuì a trasformarla nell’interprete femminile per eccellenza creando il mito di un’artista completa, unica e speciale. Nella sua vita, amori, successi, gioie e dolori trovarono nella recitazione il loro riflesso fino a farle vincere l’Oscar come migliore attrice protagonista, dopo aver ottenuto importanti riconoscimenti anche in patria. Un libro fondamentale per la storia del cinema italiano su un’attrice straordinaria di grandissima forza espressiva destinata a rimanere per sempre nell’immaginario collettivo. (PO / red / Gil)

RAPIMENTO MORO. IL GIORNO IN CUI FINÌ L'INFORMAZIONE IN ITALIA

Ivo Mej firma il libro “Rapimento Moro. Il giorno in cui finì l'informazione in Italia” (Edizioni Historica e Giubilei-Regnani).  Sono usciti molti libri sul caso Moro, ma questo è il primo che ricostruisce la vicenda del giorno del rapimento con una completa documentazione stampa. Per la prima volta nella storia della televisione italiana, la “finestra viene aperta” sul mondo di notizie che si affastellano una sull’altra nell’incertezza della verità. Questo saggio, raccogliendo l'immediata reazione delle principali testate italiane, ha la forza travolgente dello sguardo all’indietro di chi ha ora l’esperienza, la rassegnazione e la consapevolezza che la democrazia è un organismo debole, delicato, del quale i mezzi di comunicazione di massa rappresentano i vasi sanguigni, da quel giorno sempre più a rischio di trombosi.

L’AUTORE Ivo Mej è un saggista, giornalista e conduttore televisivo italiano. Attualmente è Curatore del talk show di attualità politica de La7 'Coffee Break', in onda quotidianamente dalle 9.45 alle 11.00. Appassionato di storia e di tecnologia, dal 2018 è "official host" del Tedxroma. E' stato autore e conduttore del programma de La7 Innovation, dal 2009 al 2012. Precedentemente, caposervizio cultura e spettacoli del TGLa7 e autore di programmi di divulgazione tecnologica. Ha pubblicato "Melassa P. le acrobazie sessuali di un'adolescente appiccicosa" (2004), "Una vacanza con Franco" (2008), "Le nuove Mille e una notte" (2006), "Moro Rapito!" (2008), “Rapimento Moro, il giorno in cui finì l’informazione in Italia” (2023), "Dominium Dei" (2023). (red)

TEMPLARI. DAL DUCATO DI PUGLIA E CALABRIA, ALL’ITALIA DEL III MILLENNIO

 “Templari. Dal ducato di Puglia e Calabria, all’Italia del III Millennio” è il libro scritto a quattro mani da Gian Piero Ventura Mazzuca e Livio Frittella e pubblicato da Edizioni Efesto. I Templari, indubbiamente, continuano ancor oggi a suscitare un fascino irresistibile, circondati come sono da un alone di mistero, tanto radioso da renderli uno dei soggetti di interesse più popolare nella storiografia ufficiale e in quella ‘parallela’. Gli amanti dell’arcano e i teorici del complotto li considerano come supereroi, invincibili e depositari – oltre che di ricchezze – di segreti ancora ben custoditi; i romantici ne idolatrano le gesta cavalleresche; gli storici laici ne hanno indagato gli aspetti più profani senza risparmiare critiche al loro operato; gli storici di impronta cristiana ne hanno esaltato il ruolo di difensori della fede. In effetti molti, davvero tanti, sono stati i libri che hanno illustrato vita, opere e leggende legate all’Ordine del Tempio, ma due giornalisti hanno voluto indagare ancora e intraprendere ricerche autonome. L’opera di Gian Piero Ventura Mazzuca e Livio Fritttella tratta infatti solo ed unicamente due argomenti, ben chiari e definiti, per tentare un maggiore e serio approfondimento. La prima parte racconta del periodo delle loro gesta, dai primi anni del XII secolo sino alla soppressione dei Cavalieri Templari agli inizi del XIV, trattando storie e luoghi limitati ai territori meridionali, in particolar modo tra Puglia, Basilicata e Calabria. Una vera guida in cui perdersi piacevolmente, partendo dalla nascita del primo templare all’epoca del Ducato, fino al duro processo nel Regno di Napoli. Nella seconda parte si affronta invece di tutto quello che è successo dopo la soppressione dell’Ordine, specialmente nel nostro Paese. Un’indagine, mai effettuata prima, con 15 interviste ai vertici di molte organizzazioni che nel III Millennio si rifanno, con nomi o comportamenti, alle idee degli antichi Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone. Un libro interessante e piacevole da leggere, scritto da due giornalisti che, senza la pretesa di essere degli storici, hanno scelto un approccio che ha permesso di elaborare e proporre numerose notizie e curiosità, mai scritte prima. (red)

UNA SERIE A FUMETTI PER CELEBRARE I 50 ANNI DELL'HIP HOP

Ad agosto si celebra un grandissimo anniversario: i 50 anni dalla nascita di uno dei generi più cool di sempre, l’hip hop. Per ripercorrere la storia di questo fenomeno culturale ricco di sfaccettature, Hip Hop Family Tree è il volume perfetto, scritto e disegnato da Ed Piskor, uno dei fumettisti più acclamati della scena underground statunitense. Pubblicato in origine a puntate sul famosissimo portale di geek culture Boing Boing, Panini Comics propone questa pietra miliare raccolta in 4 quattro volumi, disponibili in fumetteria e su Panini.it. (Prezzo: 24,00€, Pagine: 112, Formato: 23.4X33 cm). Ricco di vignette colme di dettagli autentici, Hip Hop Family Tree è un viaggio a fumetti fra i parchi e le sale da ballo del South Bronx, le discoteche, fino agli studi di registrazione e alle stazioni radiofoniche dove tutto ha avuto inizio. Era l’11 agosto 1973 quando, nel quartiere del Bronx a nord di Manhattan, DJ Kool Herc organizza il primo party hip hop al 1510 di Sedgwick Avenue, avvenimento che segna la storia della cultura statunitense. Pagina dopo pagina, Hip Hop Family Tree ripercorre la meravigliosa storia senza tempo della musica e della cultura hip hop, raccontandone la nascita e l’evoluzione attraverso quelli che ne sono stati i protagonisti. Il primo volume di Hip Hop Family Tree, che copre i primordi, dagli anni 70 fino al 1981, è un meraviglioso tuffo nel passato alla scoperta non solo delle magnetiche personalità e delle potenti performance delle star che hanno dato vita al genere e segnato la storia come Grandmaster Flash, Afrika Bambaataa, Kurtis Blow, DJ Kool Herc e la Sugarhill Gang, ma ripercorre anche le orme di personaggi meno carismatici, i cosiddetti prime mover, che hanno dato un enorme contributo al genere agendo dietro le quinte come: Russell Simmons, Sylvia Robinson e Rick Rubin. Il libro racconta inoltre, tra i tanti aneddoti, l’incontro del famoso artista di graffiti Fab Five Freddy con celebrità come Debbie Harry, Keith Haring e Jean-Michel Basquiat, nel momento in cui la musica e la cultura hip hop iniziano a farsi strada verso Manhattan, conquistando prima New York e poi tutto il mondo. Hip Hop Family Tree 2 ripercorre il biennio 1981-1983, quando il genere musicale inizia a diffondersi nei grandi club e gli artisti iniziano a distinguersi dagli “esterni” utilizzando abiti di scena vistosi e stravaganti, fino al successivo riappropriarsi dell’estetica di strada. Si prosegue poi con Hip Hop Family Tree 3 che dettaglia il biennio 1983-1984, narrando anche la storia dell’iconico pilot di Graffiti Rock e i documentari Style Wars e Breakin’ and Enterin’. L’ultimo volume di Hip Hop Family Tree, il quarto, porta i lettori verso una Hollywood che accoglie il genere hip hop durante il biennio 1984-1985.

L’AUTORE Nato in Pennsylvania nel 1982, Ed Piskor frequenta la Joe Kubert School of Cartoon and Graphic Art. Dopo aver collaborato con il cartoonist underground Jay Lynch, nel 2005 inizia a lavorare con Harvey Pekar, mostro sacro del fumetto indipendente USA. Con Pekar realizza alcune storie di American Splendor e due graphic novel, Macedonia e The Beats: A Graphic History, quest'ultima assieme ad altri artisti. Nel 2018 Piskor scrive e illustra per Marvel X-Men: Grand Design, una miniserie dedicata alla storia super gruppo mutante. Con il suo ultimo lavoro, Red Room, una graphic novel originale e cruenta sugli angoli più oscuri del web, si riconferma uno dei fumettisti statunitensi più originali attualmente in circolazione. (red / Gil)

 

 “TEMPO-MUSICA” DEL CHITARRISTA E COMPOSITORE RENATO CARUSO

E’ uscito  “Tempo - Musica”, il nuovo libro del chitarrista e compositore Renato Caruso. Edito da Le Ruzzole (Fingerpicking.net/ Edizioni Curci), è disponibile nelle librerie, negli store digitali e nei negozi di strumenti musicali. La versione premium di “Tempo - Musica”, rilegata con punto singer, è disponibile in esclusiva sul sito www.leruzzole.it. Con la prefazione del musicista e scrittore Reno Brandoni, il libro conduce il lettore nei meandri del rapporto tra musica e scienza e, grazie a una serie di aneddoti, dimostra il forte legame tra le due discipline. “Tempo - Musica” è un omaggio alla famiglia Galilei, sia Galileo sia il padre Vincenzo, i primi a parlare di relatività. Il libro, infatti, introduce una nuova teoria sulla relatività della musica, che Renato Caruso definisce “Relativismo Musicale”. Secondo questa teoria, la musica non è statica, ma è soggetta a interpretazioni e influenze personali, sia da parte di chi la crea che di chi l’ascolta. Il tempo e l’emozione svolgono un ruolo fondamentale nella percezione e nell’esperienza musicale, rendendo ogni esecuzione e ascolto qualcosa di unico e irripetibile.   «Come direbbe il matematico Pacioli, questo mio ultimo lavoro è la Summa delle tre discipline che ho amato fin da bambino: filosofia, scienza e musica – racconta Renato Caruso – In ognuna il tempo ha un ruolo molto importante che cerco di sviscerare in questa nuova idea di musica, non più melodia, armonia, ritmo e parola ma anche tempo, istante, emozione». 

L’AUTORE Renato Caruso, classe 1982, suona dall’età di 6 anni: chitarra e pianoforte sono i primi strumenti ai quali si avvicina. Il chitarrista e compositore lavora per cinque anni presso l’accademia musicale di Ron, “Una Città Per Cantare”, come docente di chitarra classica, acustica ed elettrica, teoria e solfeggio, informatica musicale e responsabile web.  Renato Caruso nel corso della sua carriera si esibisce con artisti del calibro di Ron, i Dik Dik, Red Ronnie, Alex Britti e Fabio Concato. Nel 2015 pubblica il suo primo libro “LA MI RE MI” (Europa Edizioni): un breve saggio-discorso sulla musica e il suo intreccio innovativo con le tecnologie informatiche. Nel 2016 esce il suo primo album di chitarra acustica “ARAM”. Il chitarrista crotonese è l’inventore del genere musicale “Fujabocla”, che mescola vari stili musicali tra cui il funk, il jazz, la bossa nova e la classica. Nel maggio 2018 pubblica il suo secondo album solo guitar “PITAGORA PENSACI TU”. A luglio dello stesso anno apre il “Fiuggi Guitar Festival”, il più importante festival chitarristico d’Italia, a settembre si esibisce nell’ambito del “City of guitars”, il prestigioso festival internazionale dedicato alle sei corde di Locarno (Svizzera) e ad ottobre è tra gli ospiti del “MEI- Meeting delle Etichette Indipendenti” di Faenza (RA). Nel marzo 2019 apre una data di “Off the record” (la serie di concerti di Francesco De Gregori al Teatro Garbatella di Roma). Nel 2021 ha pubblicato “GRAZIE TURING” (Believe), il nuovo album solo guitar, colonna sonora perfetta per immergersi nella lettura dell’ultimo libro, “# DIESIS O HASHTAG?” (OneReed, 2021). Nel 2022 ha messo in vendita i suoi primi tre NFT– Non Fungible Guitar (9 AM), Non Fungible Guitar (11 AM), Non Fungible Guitar (11 PM) – legati a un concetto che Renato ha sviluppato, ovvero il concetto di “RELATIVITÀ MUSICALE”. Renato Caruso è compositore e chitarrista per diversi artisti. Attualmente lavora presso diverse accademie come docente di chitarra classica, acustica, T&S e informatica musicale. Il 5 maggio 2023 pubblica “THANKS GALILEI” (ADA Music), il nuovo album “solo guitar” disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download.(red / Gil)

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