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direttore Paolo Pagliaro

RUSSIA ADOTTA I SARMAT
SALE RISCHIO NUCLEARE

Il direttore generale dell’Agenzia spaziale russa, Roskosmos Yuri Borisov, ha affermato che il sistema missilistico strategico Sarmat è stato ufficialmente adottato dall’esercito russo tra i propri sistemi di combattimento. Lo riferisce Ria Novosti, spiegando che"Sarmat" è un sistema missilistico strategico con un missile balistico intercontinentale a propellente liquido di classe pesante: il peso di uno di questi missili supera le 200 tonnellate. Il complesso è progettato per sostituire i missili Voevoda in servizio con le Forze Missilistiche Strategiche. A Ria Novosti, l’analista militare Igor Korotchenko ha spiegato che l’entrata in servizio del sistema missilistico strategico Sarmat aumenterà la potenza della triade nucleare russa. Sarmat infatti è “in grado di attaccare sia attraverso il Polo Nord che attraverso il Polo Sud”. Secondo varie stime, questo missile trasporta da 10 a 15 testate mirabili individualmente e una serie sviluppata di mezzi per superare la difesa missilistica. Senza dubbio, Sarmat aumenterà le capacità e la stabilità del gruppo russo di forze nucleari strategiche nel scoraggiare potenziali aggressori", ha affermato Korotchenko.

Oggi, intanto, in Russia è iniziato l’anno scolastico, e il presidente Vladimir Putin, parlando ad alcuni bambini in occasione del primo giorno di scuola, ha assicurato che “la Russia è invincibile”. Ma è un altro il casus belli dell’inizio della scuola: il nuovo testo scolastico introdotto obbligatoriamente dal regime e che, secondo Amnesty International, rappresenta “un pericoloso tentativo di indottrinare le future generazioni”, “una violazione del diritto a un’istruzione appropriata e di qualità”. Il testo di storia, secondo l’organizzazione, giustifica la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina definendola un legittimo atto di autodifesa ed è pieno di cliché propagandistici sulle azioni arbitrarie russe, a partire dall’annessione illegale della Crimea del 2014. “Questo libro di testo cancella la verità e presenta in modo falso gravi violazioni dei diritti umani e crimini di diritto internazionale, commessi dalle forze russe contro la popolazione ucraina”, ha dichiarato Anna Wright, ricercatrice di Amnesty International sull’Europa orientale e l’Asia centrale. “L’indottrinamento delle bambine e dei bambini, in una fase vulnerabile del loro sviluppo, è un cinico tentativo di sradicare la cultura, l’eredità e l’identità ucraine e costituisce anche una violazione del diritto all’istruzione”, ha aggiunto Wright. Il testo, spiega Amnesty, descrive la Russia come vittima di un complotto occidentale anziché come stato aggressore e sostiene che, prima dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina, consulenti della Nato avevano preparato l’Ucraina ad “attaccare il Donbass”, le aree dell’Ucraina orientale sotto occupazione russa dal 2014. Aggiunge che, se l’Ucraina venisse autorizzata a entrare nella Nato, ne potrebbero derivare una guerra distruttiva e “forse la fine della civiltà”, che la Russia non avrebbe altra scelta che prevenire.

(Sis)

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