Continua a salire il bilancio delle vittime e continuano le ricerche dei soccorritori dopo il terremoto che ha colpito il Sud del Marocco sabato notte. Enormi le difficoltà per raggiungere le aree rurali: in queste zone montagnose al Sud di Marrakech le strade sono state pesantemente danneggiate dal sisma rendendo difficile l’arrivo di personale.
Secondo il Ministero dell’Interno marocchino più di 2.000 persone sono rimaste uccise dal terremoto.
Eric Valdt, direttore regionale dell’Ufficio del Maghreb dell’UNESCO, ha effettuato una visita di due ore nella città di Marrakesh e ha dichiarato: “Dopo un disastro come questo, la cosa più importante è preservare la vita umana, ma dobbiamo anche pianificare immediatamente la prossima fase." Valt – come si legge su Hespress - quotidiano online marocchino di lingua araba - ha spiegato che “la fase successiva includerà la ricostruzione di scuole ed edifici culturali danneggiati dal terremoto”, ricordando che “Marrakesh comprende molti luoghi elencati dall’UNESCO come patrimonio mondiale”. Dopo aver confermato che “il direttore generale, Audrey Azoulay, esprime la sua solidarietà al governo e al popolo marocchino”, Vallet ha sottolineato che “vorrebbe conoscere il vero impatto del terremoto, che si è rivelato molto più forte del previsto”.
VALASTRO (CRI): APERTA RACCOLTA FONDI La Croce Rossa Italiana ha aperto tramite il suo sito web una raccolta fondi per aiutare la Mezzaluna Rossa Marocchina a soccorrere la popolazione così tragicamente colpita dal terremoto. Chiunque può contribuire collegandosi al sito https://dona.cri.it/terremoto_marocco/~mia-donazione “Dobbiamo supportare i soccorritori. La priorità di tutti - ha dichiarato Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana - deve essere salvare più vite possibili. La Mezzaluna Rossa Marocchina (MRCS) si è da subito attivata per affiancare le autorità locali nelle operazioni di ricerca di superstiti, per raggiungere coloro che sono intrappolati sotto le macerie, fornire il primo soccorso e prendersi cura dei sopravvissuti. Davanti ad una emergenza così grande ha bisogno del sostegno di tutti: la popolazione colpita dal sisma avrà bisogno di un grande supporto anche nei mesi a venire come ha sottolineato la Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa”.
LA VICINANZA DELLA MIGRANTES “L'improvviso e devastante terremoto in Marocco, che ha già fatto centinaia di vittime e di feriti, ha profondamente turbato la vita di uomini e donne, famiglie del Marocco che vivono in Italia. I migranti del Marocco nel nostro Paese sono la seconda nazionalità più numerosa, con oltre 500.000 persone presenti da anni in Italia, con una ricca rete associativa. La Migrantes desidera esprimere la propria vicinanza all'angoscia e al dolore di tanti uomini e donne del Marocco presenti nel nostro Paese per la sorte anche delle loro famiglie e dei loro connazionali. Come Migrantes, oltre ad assicurare la preghiera e la vicinanza ai migranti, sosterremo ogni azione della Chiesa Italiana a favore dei terremotati del Marocco” si legge in una nota. (red – 10 set)
(© 9Colonne - citare la fonte)