Sono passati 22 anni dal giorno che sconvolse gli Stati Uniti e cambiò il mondo. Alle 8:46 dell’11 settembre 2001 il volo della American Airlines 11, in viaggio da Boston a Los Angeles, si schiantò su una delle Torri Gemelle di New York. 17 minuti dopo, alle 9:03, il volo 175 della stessa compagnia colpì la Torre Sud. Un terzo aereo venne dirottato verso Washington, sul Pentagono, e un quarto fallì il proprio obiettivo cadendo in Pennsylvania. Era un attacco terroristico senza precedenti che aveva colpito uno dei simboli degli USA, provocando quasi 3.000 morti, molti dei quali non ancora identificati: ad oggi si tratta del più grave attentato della storia statunitense e un evento che ha lasciato delle immagini indelebili nella memoria globale. A rivendicarlo fu l'organizzazione terroristica Al Qaida, allora guidata da Osama bin Laden. Il presidente USA Joe Biden, di ritorno dal G20 e poi dal Vietnam, ha scelto di ricordare le vittime da una base militare ad Anchorage, in Alaska. È la prima volta che Biden non presenzia agli eventi tradizionali che si svolgono nei luoghi degli attentati, a New York, Pennsylvania e Virginia: rappresentare il Governo statunitense alla cerimonia al memoriale di New York spetta alla vicepresidente Kamala Harris, accompagnata dal marito Doug Emhoff, mentre la First Lady Jill ha il compito di deporre una corona di fiori al Pentagono. Tanti i messaggi da parte degli esponenti del Governo italiano per ricordare il tragico evento. In un tweet, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato: “L'11 settembre del 2001 non rappresenta solo una data che devastò il cuore degli Stati Uniti d'America. Quel giorno ad essere colpito fu l'intero Occidente e, con esso, i valori fondanti della nostra libera civiltà, della nostra storia e della nostra cultura”. E ha aggiunto: “A distanza di 22 anni da quei terribili attacchi terroristici, il nostro pensiero e le nostre preghiere sono rivolte alle vittime innocenti, insieme a un abbraccio che rivolgiamo ai familiari e ai cari. Nell'onorare la loro memoria, rinnoviamo oggi, come allora, il nostro impegno nella lotta al fondamentalismo islamico e a ogni forma di terrorismo. Per non dimenticare”.
Così su Facebook Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: “11 settembre 2001. Quattro attacchi suicidi colpirono al cuore gli Stati Uniti. La paura entrava nelle nostre case cambiando la vita di tutti. L’Italia sarà sempre al fianco degli Stati Uniti contro il terrorismo e in favore della democrazia. Una preghiera per tutte le vittime”. Ad intervenire su Facebook anche Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il quale ha sottolineato che “L’11 settembre di ventidue anni fa il mondo intero si fermava davanti al crollo delle Torri Gemelle. Una preghiera per non dimenticare le vittime dell’estremismo islamico. Combattere contro ogni forma di terrorismo e per la Libertà, sempre”. “L'11 settembre 2001 è una data che ha cambiato il corso della Storia - ha fatto sapere in una nota il ministro della Difesa, Guido Crosetto - Ricorderemo per sempre le vittime, i loro cari e l'eroismo dei soccorritori. La lotta al terrorismo è il nostro impegno per la sicurezza dei cittadini, per la democrazia e la pace”. (11 SET - gci)
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