“E’ con lo spirito di massima collaborazione che accolgo con grande favore la mozione odierna: con l’auspicio che il tema della sicurezza dei lavoratori possa uscire dal novero degli argomenti oggetto di polemica politica, esprimo sull’intero testo il parere favorevole del governo e mi sento impegnata a riferire puntualmente a quest’aula sugli sviluppi dell’attività sui vari punti e a collaborare con la commissione di inchiesta”. Così il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, intervenuta in aula al Senato al termine della discussione generale sulla mozione unitaria sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, approvata all’unanimità con 139 sì, nessun contrario e nessun astenuto. Un voto che arriva in una giornata funestata da un altro grave incidente sul lavoro, a pochi giorni di distanza dalla tragedia ferroviaria di Brandizzo. All’inizio della discussione della mozione, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha invitato l’aula a osservare un minuto di silenzio per le tre vittime della deflagrazione avvenuta alla Sabino Esplodenti di Casalbordino (Chieti), per cause da accertare. La Russa si è associato alle parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “sulla necessità che tutti – governo, maggioranza, opposizione e qualunque organismo dello Stato – facciano di più per contrastare questo stillicidio di morti e di tragedie che colpisce fortemente non solo la nostra umanità ma la convivenza civile della nostra nazione. Su questo tema credo che tutti sentiamo la necessità di unirci e di sottolineare l’obbligo di fare sempre di più, tutto quello che si può fare. Nel ricordo di queste nuove tre vittime e dei caduti negli incidenti di lavoro vi prego di voler osservare insieme un momento di cordoglio rimanendo per qualche secondo in silenzio”. Sulla stessa linea le parole del ministro Calderone, che ha illustrato i dati provvisori dell’ operazione "Safety First", partita all’inizio di questa settimana: “I primi dati che emergono dalle operazioni ispettive ancora in corso ci danno un quadro preoccupante” afferma il ministro, spiegando che “da lunedì 11 settembre sono stati mobilitati 600 ispettori che hanno verificato 186 cantieri e ispezionato 382 aziende, rilevando delle disapplicazioni delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro: l’operazione è ancora in corso, daremo più ampi dettagli non appena sarà conclusa la prima fase e avremo la possibilità di avere un quadro complessivo della situazione. Perché i controlli ispettivi proseguiranno senza sosta e saranno sempre più approfonditi e sistematici nei prossimi mesi, così da fornirci una base dati completa e dettagliata che metteremo a disposizione della commissione di inchiesta”. Il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama, è intervenuto in aula illustrando la mozione unitaria: “Impegniamo il governo a potenziare tutti gli organi di controllo; a inserire la manutenzione ferroviaria nella categoria dei lavori usuranti; a implementare il Fascicolo elettronico di ogni singolo lavoratore; ad individuare percorsi formativi premiali di sicurezza tarati sulle caratteristiche dei singoli lavoratori; ad una valutazione analitica della possibile relazione causale tra il decentramento produttivo, tra cui la subfornitura, il subappalto, e l'eventuale abbassamento della soglia delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro; a promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro in ogni livello di istruzione e formazione”. Intanto, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pier Paolo Bombardieri, hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. "Gli ultimi episodi sono solo l'ennesimo segnale del dramma che migliaia di lavoratrici e lavoratori, migliaia di famiglie hanno vissuto negli ultimi anni - affermano -. Le continue morti, l'incremento degli infortuni e di malattie professionali non sono numeri: ci consegnano la dura realtà di un Paese che non riesce a fare fino in fondo i conti con la cultura della prevenzione, con la garanzia della salute e della sicurezza in ogni luogo di lavoro". (Roc)
(© 9Colonne - citare la fonte)