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Sanita’, Sbrollini (Iv): trovare 4 mld in manovra, piu’ prevenzione su malattie cardiache

Roma, 14 set - “Sono felice di ospitare questa iniziativa con una associazione che lavora da tanto tempo su questi temi, l'associazione Cuore Nostro. Dobbiamo investire soprattutto sulla prevenzione, facendo un lavoro di squadra, di confronto, di dialogo tra le istituzioni e le associazioni dei pazienti per legiferare poi sempre in maniera corretta. È evidente che la prima questione che noi possiamo affrontare è quella di dare un accesso rapido alla diagnosi, lavorare poi sulla riabilitazione del paziente e quindi sulla riduzione delle liste d'attesa, è un tema a me sempre molto caro”. Così la senatrice di Italia Viva, Daniela Sbrollini, in occasione della presentazione della Settimana di sensibilizzazione delle malattie delle valvole cardiache in Senato. Secondo Sbrollini è poi necessario “un investimento nello sport come medicina naturale che potrebbe evitare anche alcune disabilità durante il percorso riabilitativo di questo paziente”. Un sondaggio pubblicato proprio ieri da SWG sulle preoccupazioni degli italiani, metteva del resto al primo proprio la salute e lo stato della nostra sanità pubblica. “I ntervengo sempre, anche in Aula, e nella commissione sanità, su questo argomento, perché è fondamentale – sottolinea Sbrollini - Oltretutto sostengo da settimane l'appello del ministro Schillaci a trovare subito in legge di bilancio questi 4 miliardi che darebbero semplicemente un po’ di ossigeno. Noi sappiamo che il 43% degli italiani non fa più prevenzione, non si cura prima di tutto per motivi economici, quindi sappiamo che c'è un gap sempre più grande”. Un gap “che ormai abbraccia tutte le aree geografiche, anche dove in alcune regioni la sanità funziona meglio”. Del resto, continua la senatrice “i livelli essenziali di assistenza, già sappiamo, non sono uguali in tutto il territorio nazionale, ma questi problemi si sono accentuati anche dopo la pandemia, con liste d'attesa infinite, pazienti e soggetti a rischio, bambini. Occorre intervenire presto, facendo degli screening appositi per i bambini, perché intervenire in quella fascia di età pediatrica infantile significa poi avere degli adulti sani”.

(PO / Sis)

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