Roma, 27 set - Sono stati 28 giorni dall’arresto di Khaled El Qaisi, cittadino italo-palestinese fermato con la famiglia dalla polizia di frontiera tra Palestina e Israele e ancora non c'è nessun capo d'accusa formulato dalla giustizia israeliana. Secondo Stefania Ascari del Movimento 5 Stelle, però, il governo però non si sta muovendo molto, che ha partecipato stamattina a una conferenza stampa alla Camera “per cercare di sollecitare le nostre autorità a pretendere immediatamente il rimpatrio di un nostro concittadino, ricercatore presso l'università della Sapienza, che da 28 giorni si trova privato della libertà personale senza avere un capo di imputazione. Questo è inaccettabile. Ma soprattutto è inaccettabile che uno Stato estero si permetta di trattare in questo modo un nostro concittadino, ed è altrettanto inammissibile che le nostre autorità non intervengano per fare maggiori pressioni per capire le condizioni in cui si trova Khaled, e soprattutto pretendere spiegazioni, pretendere che rientri immediatamente In Italia”. Anche alla luce del fatto, chiosa Ascari, “che qui c'è la moglie Francesca e un bambino di quattro anni che è stato privato con queste modalità del padre, ad oggi senza alcuna giustificazione”.
(PO / Sis)
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