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El Qaisi, Boldrini (Pd): governo deve interferire per chiedere liberazione

Roma, 27 set - Quelle del governo “sono risposte burocratiche, laconiche in cui non c'è nessun impegno ad andare veramente fino in fondo nel caso di Khaled El Qaisi, che è stato arrestato senza nessuna motivazione apparente perché non è stata data nessuna motivazione. Da 28 giorni è in detenzione, subisce interrogatori di ore senza un avvocato presente: una serie di arbitri, tali secondo il diritto internazionale e non solo per la Costituzione italiana e anche la Convenzione Cedu, ma anche per le Nazioni Unite”. Così la deputata del Partito democratico Laura Boldrini sul caso del cittadino italo-palestinese Khaled El Qaisi, detenuti in Israele da 28 giorni senza capi d’accusa. Boldrini sottolinea che “il diritto ad avere un giusto processo, alla difesa in tutte le fasi del procedimento: tutto questo non sta accadendo. Di fronte a violazioni di diritti fondamentali altro che dire, come fa Tajani, che non possiamo interferire: si deve interferire, si deve chiedere che questi principi vengano osservati, si deve chiedere l'immediata liberazione di un cittadino italiano che è stato arrestato in un modo del tutto scioccante davanti al figlio di quattro anni e alla moglie, senza che qualcuno gli abbia spiegato perché: questo veramente non si concepisce, non è accettabile”.

(PO / Sis)

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