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Associazione Veneti nel mondo: Fuga di cervelli e inverno demografico. È tempo di dare risposte

Associazione Veneti nel mondo: Fuga di cervelli e inverno demografico. È tempo di dare risposte

“Lo ammetto, sono preoccupato: viviamo un inverno demografico. E sempre più giovani emigrano all’estero. Eppure Vicenza è una città ricca. È arrivato il momento di fare una riflessione seria. E di trovare le giuste soluzioni coinvolgendo istituzioni e mondo delle imprese, sindacati e imprenditori. Non possono occuparsi di questo tema – così tanto delicato – solo le Associazioni. È tempo di ‘allargare’ il discorso e coinvolgere più ‘attori’”. A parlare è il Presidente dell’Associazione Veneti nel mondo Aldo Rozzi Marin che a 9colonne sottolinea come “dal 2017 ad oggi il Veneto ha assistito a una vera e propria fuga di cervelli”: “Va sottolineato che oggi si emigra anche dalla Regioni ricche” dice Rozzi Marin. “Tanti veneti colti, preparati, giovani e ambiziosi vogliano andarsene. È solo un discorso economico? C’è tanto su cui riflettere ma sicuramente siamo difronte è un flusso di partenze che spaventa”. Se dunque da un lato  ci sono posti di lavoro vacanti, dall’altra “sappiamo che nel mondo ci sono giovani veneti che hanno studiato in  Italia e che poi hanno deciso di non tornare. Una perdita per le nostre città”. Di questo tema – e non solo – si è discusso alla Consulta dei Veneti nel mondo e al Coordinamento dei giovani veneti e giovani oriundi veneti residenti all’estero i cui lavori sono iniziati ieri e si concluderanno domani a Vicenza. “Sono iniziati oggi a Vicenza i lavori della Consulta dei Veneti nel Mondo e del Meeting dei giovani veneti e oriundi veneti nel mondo. I due appuntamenti, nati per consentire l’incontro tra generazioni e contribuire a favorire il dialogo intergenerazionale, sono un’occasione di confronto e scambio tra i Veneti e i Veneti nel mondo, punto di partenza per la progettazione di nuove politiche a favore dei Veneti nel mondo” spiega il presidente dell’Associazione. I veneti che partecipano provengono da: Sud Africa, Svizzera. Argentina, Brasile, Uruguay, Canada, Venezuela, Australia e Veneto. “Come Associazione portiamo con entusiasmo la nostra voce. Io sono uno di quei veneti che ha vissuto all’estero e poi è rientrato. Ci auguriamo che venga affrontato il più possibile il tema del possibile ritorno dei discendenti degli oriundi veneti, in particolare dei giovani” conclude Rozzi Marin convinto, come tanti, che il progetto migratorio perfetto è quello circolare e questo comporta che la scelta di partire sia accompagnata da quella di tornare. (Gil)

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