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Fondazione Italia-Usa, Polidori: borse di studio per sostenere ‘ambasciatori’ del futuro

Roma, 6 ott – Il Premio America ogni anno premia personalità illustri nei campi più svariati, uniti dal legame tra Italia e Usa. “Questo è il lavoro che fa una volta all’anno la Fondazione Italia-Usa, in realtà le candidature vengono depositate a gennaio, quindi ci sono mesi di lavoro di scrematura. Negli anni è diventato un premio ambito, che ha un carattere di istituzionalità visto che viene consegnato all’interno della Camera dei deputati”. Così a 9colonne Catia Polidori, deputata di Forza Italia e direttore esecutivo della Fondazione Italia-Usa, a margine della consegna a Montecitorio del Premio America, giunto alla tredicesima edizione. L’edizione 2023 ha visto tra i premiati un parterre di grandissimo prestigio: dal presidente di Goldman Sachs e grande europeista Josè Manuel Barroso, alla giornalista italiana Francesca Fagnani, passando per la presidente di Ance Giovani, Angelica Krystle Donato, lo chef Davide Oldani, l’astronauta Luca Parmitano, l’ex ambasciatore in Afghanistan Stefano Pontecorvo, ora presidente di Leonardo, che ha ricordato i difficili giorni dell’evacuazione dall’aeroporto di Kabul; l’inviato Onu Jean Todt, il direttore d’orchestra Beatrice Venezi. Premi a celebrità da una parte, borse di studio per ragazzi meritevoli dall’altra: “Un’attività importante della Fondazione – spiega Polidori - è la consegna delle borse di studio per ragazzi americani venuti in Italia a studiare, ma anche per i ragazzi italiani che si occupano di comunicazione e made in Italy: saranno i nostri ambasciatori del futuro, saranno coloro che andranno in giro per il mondo, e in America, a parlare dell’Italia. Questo è il vero ruolo della fondazione”. (PO / Sis) ////

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