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direttore Paolo Pagliaro

Aumentano i ricchi
aumentano i poveri

Aumentano i ricchi <BR> aumentano i poveri

di Paolo Pagliaro

Oggi l’Istat ci ha aggiornati sulla diffusione della povertà in Italia. Essere in condizioni di povertà assoluta significa non poter disporre di 685 euro al mese se si vive in un piccolo comune pugliese o di 1.175 euro se si vive a Milano. Sono sotto questa soglia 5 milioni e 600 mila italiani, il 9,7% dei cittadini. Erano il 9,1 due anni fa. Vivono in uno stato di povertà assoluta 2 milioni e 180 mila famiglie, l’8,3% del totale. Erano il 7,7 nel 2021.
La povertà va dunque aumentando, e con essa le disuguaglianze, se si considera che negli ultimi dieci anni i depositi bancari sono aumentati di 400 miliardi.
Esistono tanti modi di essere poveri. Ci sono povertà mai conosciute prima, come quelle degli addetti all’economia dei lavoretti, o dei piccoli esercenti rovinati dalle piattaforme digitali, c’è la povertà generata, più che dai bassi salari, dalla diffusione del part-time involontario che finisce con il dimezzare salari in teoria accettabili. È la situazione in cui si trovano tre lavoratori dipendenti su dieci, in grande maggioranza donne. C’è la miseria degli esclusi dal mercato del lavoro, in particolari giovani e di nuovo donne, e quella dei braccianti o dei manovali stranieri. Sono in condizione di povertà assoluta il 29% delle famiglie con almeno uno straniero.
L’Istat attribuisce il dilagare della povertà all’incremento dell’inflazione, che ha avuto un impatto particolarmente elevato sulla spesa delle famiglie meno abbienti. E spiega che un argine sono stati i bonus sociali per l’energia e il gas. Non una parola, invece, sul reddito di cittadinanza, ormai avviato verso la damnatio memoriae.

(© 9Colonne - citare la fonte)