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direttore Paolo Pagliaro

E’ Meloni
o Draghi bis?

di Paolo Pagliaro

Meglio fare poco che fare male. E’ un’assoluzione per insufficienza di prove il verdetto che Tito Boeri e Roberto Perotti riservano alla manovra del governo Meloni. Su Repubblica i due economisti sostengono che per molti aspetti questo governo è in continuità con quello di Draghi, a cominciare dalla conferma del taglio dei contributi sociali. Giudicano positivo anche l’aver rimesso in moto il meccanismo automatico di aggiustamento delle pensioni in base all’allungamento della vita, il che rende maggiormente sostenibile nel tempo il nostro sistema pensionistico. (e qui, per la verità, più che con Draghi la continuità sembra esserci con la Fornero)S
Le critiche riguardano una misura giudicata odiosa come i 2 mila euro chiesti agli extracomunitari che vogliono accedere alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, o l’ l‘idea di non considerare il possesso di titoli di Stato nel selezionare chi può accedere alle prestazioni sociali riservate ai più poveri. Per il resto l’impressione di Boeri e Perotti è quella di uno stile di governo basato sulla provvisorietà.
In attesa di sviluppi, provvisori sono anche i giudizi che in questi giorni vengono dati sul primo anno di governo Meloni. Pagella Politica, il principale sito di fact-checking politico in Italia, ha misurato in un libro – “Bugie al potere”, edizioni Mìmesis – la distanza tra parole e fatti. Il risultato è preoccupante perché conferma che il dibattito sui grandi temi – economia, immigrazione, lavoro - poggia su falsi miti e molti luoghi comuni.
Un risultato non provvisorio del nuovo corso sembra invece la progressiva irrilevanza del Parlamento. Openpolis, oggi ci fa sapere che oltre il 70% delle leggi approvate negli ultimi 12 mesi sono di iniziativa del governo.

(© 9Colonne - citare la fonte)