Due mostre celebrano il centenario della nascita del geniale fumettista Benito Jacovitti dal cui pennino sono nati personaggi divenuti celebri nell’immaginario popolare, come Cocco Bill, Zorry Kid, Jack Mandolino, Tom Ficcanaso. Al MAXXI di Roma fino al 18 febbraio “Jacovittissimevolmente. L’incontenibile arte dell’umorismo” ed al Macte di Termoli (che fu sua città natale il 9 marzo 1923 mentre Roma lo fu di adozione e dove morì nel 1997) “Jacovittissimevolmente. Tutte le follie di Jac!”, fino al 25 febbraio. A partire dal titolo che accomuna le due esposizioni, sorta di scioglilingua scherzoso quasi impronunciabile, il visitatore viene catapultato nell’universo jacovittiano, animato da personaggi fantastici e surreali. Un mondo giocoso, irriverente e visionario, che fa riflettere mettendo il buonumore, capace – come ha scritto Vincenzo Mollica – di trasformare la comicità in poesia. In particolare al MAXXI - a cura di Dino Aloi e Silvia Jacovitti con Giulia Ferracci - sono esposte circa 400 tavole e illustrazioni originali, oltre a una serie di giornali, albi e libri anch’essi originali, popolate da oltre 100 personaggi indimenticabili nati dalla sua infaticabile matita che hanno accompagnato intere generazioni di ragazzi. L’allestimento è un’esplosione di colori e si ispira ad Anticaglie, una delle celebri panoramiche inventate da Jac, tavole affollatissime di personaggi divenute, nel corso degli anni, una sorta di suo marchio di produzione. Le affollatissime panoramiche, ricche di centinaia di figure e di battute, personificazione dell’Italia di quegli anni, occupano un’intera area espositiva con tavole eccezionali come Arte moderna, Er gioco der pollo, Buon Natale dottò! Le pareti dello spazio centrale sono invece invase dai suoi 100 personaggi: Giacinto corsaro dipinto, Oreste il Guastafeste, Battista l’ingenuo fascista, il celeberrimo Cocco Bill, Zorry Kid, Tom Ficcanaso, Occhio di Pollo, Pippo Pertica e Palla, la Signora Carlomagno, Microciccio Spaccavento e tanti altri eroi scanzonati. La mostra di Termoli approfondisce in maniera giocosa le invenzioni tecniche e linguistiche che hanno reso “la lisca di pesce” uno stile riconoscibile e Jacovitti un inventore di segni e personaggi indimenticabili, creatore di un mondo surreale, costruito grazie a un metodo di lavoro unico che lo portava a creare disegni, storie e dialoghi direttamente con la china. (30 ott – red)
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