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LIBERATE LE DUE ITALIANE DETENUTE ALL’ESTERO

LIBERATE LE DUE ITALIANE DETENUTE ALL’ESTERO

Liberate due ragazze italiane prigioniere all’estero per vicende di droga. Amina Milo, 18 anni, pugliese di origini kazake era stata fermata dalla polizia ad Astana, in Kazakistan, il 18 giugno mentre era in giro con un coetaneo del posto che aveva con sé dello stupefacente e il 4 luglio era stata arrestata. Il legale della ragazza ha sempre sostenuto che non sapesse nulla della droga. Durissimi i mesi dietro le sbarre, durante i quali Amina avrebbe subito abusi e sarebbe stata maltrattata. Poi, inaspettato, il proscioglimento dalle accuse a suo carico. Ieri è atterrata all’aeroporto di Fiumicino Ilaria De Rosa, l’assistente di volo trevigiana liberata a Gedda, dove viveva, dopo 6 mesi di detenzione. La 23enne era stata arrestata in Arabia Saudita il 4 maggio scorso con l’accusa di detenzione di stupefacenti. Un’accusa da cui si è sempre dichiarata innocente. Il governo arabo non le ha concesso nessuno sconto pena, né la grazia che aveva chiesto più volte. La polizia l’aveva trovata con uno spinello in mano, ma la hostess si è sempre difesa dicendo che non era suo e che non ne aveva fatto uso. Ma neppure la testimonianza di tre amici che si sono assunti ogni responsabilità è bastata a scagionarla. Ieri allo scalo di Fiumicino la giovane ha evitato i giornalisti e i fotografi che l’aspettavano. “Due buone notizie, risultato di un grande lavoro diplomatico” scrive Il Giornale che riferisce le parole di Amina Milo che vive nel Salento dopo che sua madre ha lasciato il Paese asiatico quando aveva 8 anni: “Mi sento bene ora, grazie a tutti per l’aiuto, non ci sto credendo. Ci sono stati momenti drammatici durante la mia prigionia. Ora non vedo l’ora di tornare in Italia. Mi manca la mia famiglia, il mio migliore amico e mi manca il mare… È successo tutto all’improvviso. Ad un certo punto mi hanno detto ‘prendi le tue robe e vai via’. Per me è stata una gioia indescrivibile”. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato: “In questi giorni difficili non l’abbiamo mai lasciata sola. Ringrazio i diplomatici della Farnesina e la nostra ambasciata ad Astana per il grande lavoro che ha portato alla liberazione della giovane italiana”.

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