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OMAR HASSAN, L’ARTISTA
CHE BOXA CON I QUADRI

OMAR HASSAN, L’ARTISTA <BR> CHE BOXA CON I QUADRI

Omar Hassan, figlio della periferia multietnica dell’hinterland milanese, oggi artista di fama internazionale si racconta al pubblico nella città di Pioltello, sede da anni del suo studio d’artista, attraverso la sua colorata autobiografia. In occasione di Bookcity, oggi, alle 18, presso il municipio del comune milanese, presenta la sua biografia: “Per le strade” edita da Baldini+Castoldi. "Il messaggio di tolleranza che cerco di trasmettere soprattutto ai più giovani - attraverso i miei racconti e le mie opere - si ripresenta purtroppo in un momento storico che necessita di evidenziare la pace e la bellezza delle culture più che mai - afferma Hassan -. Cercando di insegnare rispetto per il nuovo e il diverso e non la paura prima ancora di conoscerlo. Pioltello è il quartiere in cui ho scelto di vivere e lavorare, la mia base italiana perché ha una realtà periferica forte che in qualche modo vorrei supportare soprattutto a livello culturale”. Fondamentale per il percorso di crescita dell’artista è stata l'Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano dove ha frequentato il corso di pittura presieduto da Alberto Garutti, noto esponente dell'arte contemporanea italiana. L'influenza concettuale respirata durante gli studi in Accademia, ha segnato il modus operandi dell'artista nella gestazione di ogni progetto: l'idea, il pensiero, il concetto è alla base di ogni gesto artistico. Dopo una carriera sportiva nel pugilato, a cui ha dovuto rinunciare per una grave forma di diabete, Hassan si è fatto strada con coraggio nel campo dell’arte, fino a diventare il massimo esponente italiano dell’action painting. Omar Hassan (Milano 1987), madre italiana e padre egiziano. Una brillante carriera da pugile professionista si interrompe a 19 anni, per colpa del diabete. Dal ring ai colori con la stessa tenacia e determinazione, inizia a prendere a pugni le tele (e la vita) portando la boxe nella sua ricerca artistica tramite l’action painting. Entra all’Accademia di Brera e inizia la gavetta nelle gallerie, esordendo a 23 anni. Da allora si è conquistato uno spazio sempre maggiore nel panorama dell’arte contemporanea, esponendo in Italia (Torino, Milano, Napoli, Palermo, Venezia) e all’estero (Tokyo, Londra, New York, Miami, Singapore, Berlino). Ossessionato e incantato dai gesti pittorici di sintesi dei grandi maestri come Fontana, Pollock e Manzoni, anche l'artista pone alla base della sua ricerca gesti pittorici di sintesi, in grado di racchiudere e raccontare un'intera filosofia, un'intera cultura o un nuovo concetto. "Breaking Through" è la serie di opere legate alla sintesi del gesto; il pugno si carica di tutte le valenze di una disciplina in un solo segno: “I’m not punching to destroy, I'm creating". La boxe, la nobile arte viene così celebrata in una serie di 121 grandi tele (nella versione su fondo bianco e nero) tutti pezzi unici: 121 è il numero di round disputati dall'artista durante la sua carriera pugilistica. (18 nov – red)

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