Sembrano finalmente essersi accelerati i colloqui per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas. La liberazione dovrebbe avvenire in cambio di una tregua nella Striscia di Gaza. Hamas “ha fornito la sua risposta ai fratelli del Qatar e ai mediatori. Ci stiamo avvicinando alla conclusione di un accordo di tregua”, ha reso noto su Telegram il leader di Hamas Ismaïl Haniyeh.
Un altro dirigente di Hamas, Hamas Izzat el Reshiq, ha spiegato ad Al Jazeera che i colloqui in corso riguardano una tregua che durerà “un certo numero di giorni” e includerà accordi per l’ingresso di aiuti a Gaza nonché uno scambio di ostaggi presi da Hamas con alcuni prigionieri fatti da Israele. El Reshiq ha affermato che l’accordo includerebbe il rilascio di donne e bambini israeliani da Gaza in cambio di donne e bambini palestinesi dalle “prigioni di occupazione”. Sempre seccondo la stessa fonte, potrebbero essere le autorità qatariote ad annunciare l’accordo che potrebbe includere una tregua di cinque giorni.
Contrarissimo a un accordo con Hamas si è subito dichiarato il ministro della Sicurezza nazionale israeliano e leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit, Itamar Ben-Gvir, per il quale, come riporta il Il Times of Israel, un eventuale patto, per quanto transitorio, con Hamas, costituirebbe “un grave errore simile” “che potrebbe portare al disastro”.
Nel frattempo non si arrestano le operazioni delle forze armate dello Stato ebraico all’interno dell’enclave. L'esercito israeliano, su Telegram, ha infatti reso noto di aver colpito nelle ultime 24 ore “250 obiettivi terroristici”. “Tra gli obiettivi colpiti – si legge nell’aggiornamento - figurano dozzine di terroristi, lanciarazzi e infrastrutture terroristiche”. Tsahal, sempre questa mattina, ha inoltre dato notizia di un ennesimo scontro a fuoco sulla linea blu di confine tracciata dalle Nazioni Unite tra Israele e Libano. “Aerei dell'IDF – si legge in una nota - hanno individuato e colpito tre cellule terroristiche armate nella zona del confine con il Libano. Inoltre, gli aerei da combattimento dell’IDF hanno colpito una serie di obiettivi terroristici di Hezbollah, comprese infrastrutture militari e strutture utilizzate per dirigere l’attività terroristica. Poco fa, i terroristi hanno sparato colpi di mortaio contro una postazione dell'IDF nel nord di Israele. Non sono stati segnalati feriti. L'artiglieria dell'IDF sta attualmente colpendo la fonte dell’attacco”. (21 NOV - deg)
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