“La violenza di genere è un tema molto complesso che non può essere affrontato a compartimenti stagni e richiede un profondo intervento a tutti i livelli: scolastico, familiare e di comunità. Sull’informazione, sulla comunicazione, sulla parità di genere che è anche retributiva, economica e sociale, ecc. È un tema molto complesso che richiede risposte altrettanto complesse, non solo nuovi reati e più pene. E richiede anche risorse. Al ministro Nordio chiediamo di non impiegare tutte le sue energie solo sulla repressione ma di fare invece un grande investimento sulla prevenzione. Perché se pensiamo a certe sentenze - da quella che ha minimizzato il palpeggiamento perché era durato pochi secondi, a quella che giustifica la violenza del marito con la cultura del Paese di provenienza - capiamo che c’è molta strada da fare nella formazione anche dei magistrati e dei giudici stessi”. Così in una intervista a Il Manifesto, Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd. “Il tema della violenza non può avere un colore politico ma deve appartenere a tutti perché tutta la società ne è intrisa. In Italia, il delitto d’onore è stato abolito solo nel 1981. Fino ad allora la donna era ritenuta un oggetto da possedere. E purtroppo, malgrado le tante conquiste di libertà ottenute grazie al movimento femminista, l’idea del possesso è ancora forte anche tra i giovani” aggiunge Serracchiani. (PO / Gil)
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