Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Gabriele Gravina
obiettore di coscienza

di Paolo Pagliaro

“Non si può far sempre finta di nulla”, ha detto a Tv 2000 Gabriele Gravina, numero uno del nostro calcio, spiegando perché l’Italia non ha voluto condividere con Egitto e Arabia Saudita l’organizzazione dei Mondiali 2030. Non si può far finta di non sapere che l’Egitto ha lasciato impuniti i colpevoli del sequestro e del martirio  di Giulio Regeni. Non si può far finta di ignorare, voleva dire Gravina,  che i nostri valori sono incompatibili con  quelli del principe  Mohammed bin Salman,  accusato di essere il mandante dell’assassinio del giornalista  Giamal Khashoggi, fatto a pezzi nel consolato saudita di Istanbul.

“Non si può far sempre finta di nulla” è un’affermazione rivoluzionaria, E non solo perché questa è l’epoca in cui il bene e il male si misurano con il metro degli affari e delle convenienze.  Ma anche  perché quell’affermazione rompe la pesante coltre di omertà che sta consentendo alle autocrazie del petrodollaro di impossessarsi del football, che oltre ad essere il gioco più amato del mondo è anche   un pezzo non trascurabile della nostra storia popolare e della nostra identità. 

Nel suo libro “Le nuove guerre del calcio” Marco Bellinazzo ha documentato la deriva autoritaria e oligarchica che minaccia di trasformare per sempre lo sport che abbiamo conosciuto in un affare da ricchi,  orientato allo show business e attento agli interessi geopolitici di chi lo finanzia.  Conforta sapere che ai vertici del nostro calcio c’è un obiettore di  coscienza.   

 

(© 9Colonne - citare la fonte)