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TURISMO DELLE RADICI

Le guglie di pietra dell’Appennino modenese

Le guglie di pietra dell’Appennino modenese

Roccamalatina è una frazione del comune di Guiglia, nel modenese, con meno di 700 abitanti, e contornato dal Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, imponenti rocce di arenaria risalenti al medio Miocene. La chiesa del paese risale al ‘600 e, nella sacrestia si trovano un lavabo ed un Cristo in legno intagliato, anch’essi del ‘600. Nell’agglomerato delle Rocche di Sopra sono visibili un portale a sesto acuto del ‘300 ed uno del ‘400. La frazione è ricca di edifici interessanti e siti storici e archeologici ideali da visitare passeggiando anche per brevi tratti. Per quanto riguarda il parco, invece, esso tutela alcune spettacolari guglie rocciose sul versante destro della media valle del fiume Panaro, incorniciate in un bel paesaggio collinare di coltivi, prati, filari di viti e ciliegi, vecchi castagneti, macchie boscate e fresche vallecole. All'orizzonte, si ergono i grandi torrioni di arenaria di Roccamalatina e di Sant’Andrea, monoliti di roccia di oltre 70 mt di altezza, con pareti ripide in forte contrasto con il morbido paesaggio circostante. Inespugnabili roccaforti naturali, hanno sempre ospitato nel corso dei secoli insediamenti fortificati, forse addirittura già sotto la dominazione bizantina. Oggi sono un sito storico di nidificazione per rapaci come il falco pellegrino e di svernamento per il raro picchio muraiolo. Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale, nel Parco convivono ecosistemi diversi che registrano la presenza di specie arboree come la mediterranea erica a fianco di altre, invece, tipiche di alta quota come il faggio e il mirtillo. Boschi, rocce, grotte, corsi d'acqua caratterizzano l’intera area attorno ai grandi torrioni e le radure circostanti si popolano di campi di orchidee, anemoni, campanellini, gigli e ciclamini. Moltissimi animali, tipici delle aree del medio Appennino, vivono nella zona: dal tasso all’istrice, dallo scoiattolo al ghiro, dalla volpe al capriolo. Il parco è visitabile in ogni momento dell'anno, ma sono soprattutto l'autunno e la primavera le stagioni che offrono gli spettacoli più suggestivi. Oltre 100 km di sentieri sono fruibili a piedi, a cavallo o in bicicletta. Si va da semplici passeggiate a percorsi escursionistici più complessi, a cui si aggiungono brevi vie ferrate e sentieri consentiti solo se accompagnati da una guida esperta. Da non perdere è il Museo del Borlengo e del Castagno, viatico principale alle specialità culinarie tradizionali del Parco.
COME ARRIVARE: L’aeroporto di riferimento è quello di Bologna (45 km), mentre la stazione ferroviaria è quella di Vergato (36 km). In auto da Roma, lungo E35: guidare su E35 fino a Valsamoggia e prendere l'uscita Valsamoggia da A1/E35. Proseguire poi su SP569, SP623, Via Per Marano e SP623 in direzione di Via Carlo Marx a Rocca Malatina.ALTRI LUOGHI DA VEDERE: Sono diversi i borghi e gli edifici di rilievo storico-architettonico presenti sul territorio, insieme alle antiche e numerose torri rondonaie. Nelle vicinanze di Rocca Malatina è possibile raggiungere, tra gli altri, Guiglia, Zocca, Gainazzo, Missano e Montalbano.

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