Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

RAI, DA OGGI ‘LA STORIA’
DI ELSA MORANTE

RAI, DA OGGI ‘LA STORIA’ <BR> DI ELSA MORANTE

La vita di una donna che viene travolta dai fatti che stravolgono un’epoca, il conflitto mondiale e il dopoguerra: è questo il nucleo di partenza della fiction Rai in 4 puntate “La Storia”, tratta dall’omonimo dal romanzo di Elsa Morante del 1974. Già adattato per la tv nel 1986 con la regia di Luigi Comencini, il racconto torna in tv – in 4 serate a partire da oggi, in prima visione su Rai 1 -, con la regia di Francesca Archibugi che guida un cast di livello: da Jasmine Trinca, nei panni della protagonista, a Elio Germano, Valerio Mastandrea, Asia Argento, i giovani Lorenzo Zurzolo e Romana Maggiore Vergano e l’esordiente Francesco Zenga. Un racconto di sopravvivenza, con la protagonista che nella Roma del 1943 resta incinta in seguito alla violenza di un giovane soldato tedesco e perderà poi ogni cosa nel bombardamento del quartiere San Lorenzo. Una donna in lotta per se stessa e il suo bambino attraverso il conflitto e poi le ristrettezze e le speranze del dopoguerra. Quando si parla di una storia (con la “s” minuscola) che incrocia la Storia (con la “S” maiuscola), il pensiero va subito al romanzo di Elsa Morante. L’Italia è ormai in guerra al fianco della Germania quando, in una giornata di gennaio del 1941, un soldato tedesco, scaricato a  Roma quella stessa mattina per una breve tappa e capitato per caso nel quartiere di San Lorenzo, si mette alla ricerca di una casa chiusa, “non tanto per una voglia urgente e irresistibile, quanto, piuttosto, perché si sentiva troppo solo”. È ubriaco quando incontra Ida Ramundo vedova Mancuso, una maestra elementare di origine calabrese, già madre di un adolescente. Nel vederlo, Ida fissa il giovane soldato tedesco “con occhio assolutamente disumano, come davanti all’apparizione propria e riconoscibile dell’orrore”. Perché Ida è ebrea, sebbene sia stata battezzata, e quello è il suo segreto. L’adattamento televisivo de “La Storia” - soggetto di serie e soggetti di puntata di Giulia Calenda, Ilaria Macchia, Francesco Piccolo; sceneggiatura di Giulia Calenda, Ilaria Macchia, Francesco Piccolo e Francesca Archibugi, una produzione Picomedia in collaborazione con Rai Fiction, in collaborazione con Thalie Images parte proprio da qui: dal discorso pronunciato a Trieste nel 1938, con il quale Benito Mussolini dichiara l’ebraismo “nemico del Fascismo”, lugubre preludio alle leggi razziali. Nora, la mamma di Ida, ascolta turbata quelle parole alla radio e scrive alla figlia per rivelarle che loro sono ebree. A quel segreto, che porterà Ida ad avere sempre col mondo una relazione improntata a “una soggezione spaurita”, se ne aggiungerà un altro, in quel giorno di gennaio del 1941. Il soldato tedesco, infatti, seguirà Ida in casa e la violenterà, lasciandola poi incinta di un bambino: Useppe. La guerra, prima, e il dopoguerra, poi, segneranno a fondo la vita di Ida e dei suoi figli. Perderanno tutto, inesorabilmente, di fronte agli appuntamenti immancabili con il destino o, meglio, con la Storia. A partire da oggi è disponibile su RaiPlay il boxset con tutti gli episodi, trasmessi al termine della messa in onda su Rai 1: in tutto otto, ciascuno della durata di circa 50 minuti, trasmessi due per volta, per quattro prime serate, il lunedì sera. L’ultima puntata andrà in onda il 29 gennaio. (8 gen - red)

(© 9Colonne - citare la fonte)