Roma, 30 gen - “Attraverso la raffigurazione della vita e dell'opera di Francesca Maria Cabrini, fondatrice delle missionarie del Sacro Cuore di Gesù, Meo Carbone ha raccontato una drammatica realtà del nostro tempo passato, troppo spesso taciuta o dimenticata, della quale si tende a parlare con una certa superficialità: ka massiccia e talvolta addormentata emigrazione italiana negli Stati Uniti. Tra la fine del diciannovesimo secolo e inizio del ventesimo milioni di italiani dovettero abbandonare la propria terra la propria casa in cerca di una vita migliore, un lavoro, una sicurezza economica per sé e per la propria famiglia. Una gran parte di questi emigranti approdarono negli Stati Uniti d'America e insieme alle opportunità che in Patria trovavano, dovettero affrontare spesso ostilità, pregiudizi e vere e proprie discriminazioni. Proprio in quegli anni, madre Cabrini decise di trasferirsi negli Stati Uniti d'America per dedicarsi alla cura dei connazionali, alla formazione di altre missionarie. La sua opera fu un successo straordinario che questo fu dovuto all'azione capillare di un gran numero di scuole sparse strategicamente”. Così la vicepresidente della Camera, Anna Ascani, nel suo intervento all’inaugurazione della mostra di Meo Carbone destinata a Madre Cabrini, santa e protettrice degli emigranti, che sarà esposta alla Camera, presso il complesso di vicolo Valdina, fino al 9 febbraio. Ascani ha ricordato che “in tutti gli Stati, le suole missionarie aiutavano gli emigrati in difficoltà a trovare lavoro, a richiedere assistenza legale, ricevere cure mediche, a sbrigare pratiche burocratiche, ma non solo, li aiutavano soprattutto a sentirsi persone, a sentirsi riconosciuti. L'azione di madre Cabrini e delle sue missionarie non era puramente assistenziale, ma anche educativa. Da un lato sostenevano gli emigrati nel rinforzare la loro identità, dall'altro agendo su una delle cause della discriminazione come l'incomunicabilità linguistica, facilitavano la loro integrazione nella società”. Il suo esempio, ha aggiunto la vicepresidente Ascani, parlamentare del Partito democratico, “può e deve essere tutt'oggi di spiegazione nell'affrontare con intelligenza e umanità la questione delle grandi migrazioni e con la convinzione che l'incontro tra popoli possa e debba arricchire tutti attraverso la solidarietà, l'inclusione e il rifiuto dei pregiudizi e delle discriminazioni”. (PO / Sis)
(© 9Colonne - citare la fonte)
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