Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo e relatrice italiana sulla direttiva contro la violenza nei confronti delle donne, dice che approvarla così com’è oggi sarebbe “un clamoroso e inaccettabile arretramento”. “Mancano – spiega in una intervista a Repubblica - le proposte che il Parlamento Ue e la Commissione avevano fatto e che i governi nazionali stanno di fatto depennando. Quindi ad esempio è stato eliminato l’articolo che definisce, e quindi sanziona, il reato di stupro come rapporto sessuale in assenza del consenso esplicito della donna, che discende dalla Convenzione di Istanbul. Oppure le molestie sessuali nel mondo del lavoro: non sono più incluse. La violenza online, altro tema: la vittima dovrebbe provare il danno subito dalla circolazione di proprie immagini private”. L’europarlamentare Pd parla di “pericoloso arretramento”. E sottolinea: “Spero che Giorgia Meloni trovi il tempo per discutere con gli altri presidenti di paesi della Ue, visto che è donna e dovrebbe avere a cuore il tema”. E lamenta che “io da relatrice non so nulla di quel è la posizione del mio Paese come governo nel Consiglio europeo. La violenza di genere evidentemente non è considerata un tema prioritario, e pensare che ogni sei ore in Europa c’è un femminicidio. Peggio di una calamità naturale”. (2 feb - red)
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