"Siamo qui per conclamare il peso politico, che più passano gli anni e più si avverte, di una figura ormai storica come Pinuccio Tatarella, senza la quale la storia, anche dopo la sua scomparsa, sarebbe stata assai diversa. La svolta culturale che ha dato la possibilità di creare un seppur imperfetto bipolarismo tra un centrodestra e un centrosinistra, per prima a destra è stata nella sua testa. E' a lui che dobbiamo molto noi, gente di destra, non lo dimentichiamo". Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervenendo a Palazzo Madama alla cerimonia di presentazione del francobollo commemorativo di Giuseppe Tatarella, a 25 anni dalla scomparsa. Tra gli intervenuti Italo Bocchino a nome della Fondazione Alleanza Nazionale e il vicepresidente della Fondazione Tatarella, Fabrizio Tatarella. "Alla famiglia Tatarella - aggiunge La Russa - auguro di dare all'agone politico, in un futuro anche vicino, la presenza della loro capacità di amare la nostra Italia come l'amava Giseppe 'Pinuccio' Tatarella, mio indimenticabile amico". "A me fa particolarmente piacere essere qui, nella veste di ministro delle Imprese e del made in Italy che ha anche la responsabilità di elaborare il Piano filatelico nazionale, che quest'anno prevede anche questo evento così significativo in onore di un uomo delle istituzioni, di un grande politico, di un autore del percorso della democrazia italiana" evidenzia il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in un certo senso erede di Tatarella al ministero, visto che quest'ultimo è stato ministro delle Poste e delle telecomunicazioni nel primo governo Berlusconi. "Nel Piano filatelico - aggiunge il ministro - lo scorso anno avevamo evidenziato figure istituzionali scomparse più di recente, come David Sassoli e Franco Frattini, perché in essi abbiamo riconosciuto il ruolo svolto per la partecipazione della nostra nazione al consesso europeo. Per noi che abbiamo vissuto quella storia importante, è giusto che Tatarella venga ricordato in un tassello di quella memoria collettiva che è il piano filatelico, un piccolo tassello che compone lo straordinario mosaico di questo paese". "Venticinque anni fa - ricorda Urso - con Ignazio La Russa, Altero Matteoli e Maurizio Gasparri, su indicazione di Tatarella eravamo in missione a New York, non a caso perché uno dei suoi insegnamenti era quello di costruire una destra italiana, europea e occidentale. Noi apprendemmo della morte di Tatarella appena sbarcati: decidemmo di fronte a questa tragedia umana e politica per la destra italiana di tornare immediatamente a Roma per poi partecipare ai suoi funerali nella sua amata Bari". "Un francobollo è un piccolo monumento che viene eretto alla memoria di una persona, il fatto che non si usano più molto nell'epoca di Internet ne esalta l'aspetto commemorativo" sottolinea invece il capogruppo di Forza Italia in Senato, Maurizio Gasparri. "Per il Poligrafico - spiega Francesco Soro, amministratore delegato del Poligrafico e della Zecca dello Stato - è un orgoglio essere, su indicazione del Mimit e del Mef, il soggetto che realizza opere d'arte come i francobolli e le monete". "Per Poste, che in questi anni è diventata qualcosa di diverso rispetto alla società che spediva solo la corrispondenza - afferma infine Giovanni Machetti, responsabile Filatelia di Poste Italiane - la filatelia è sempre rimasta nel dna ed è una cosa di cui andiamo fieri e orgogliosi". (Roc)
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