Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

CLIMA IMPAZZITO, RAGGIUNTO
IL ‘LIMITE DI NON RITORNO’

"La Pasqua più 'bassa' può cadere al massimo il 22 marzo e non prima: l'ultima volta avvenne nel 1818, la prossima occasione per avere una Pasqua così precoce sarà nel 2285. Nonostante questo calendario rigido e definito, sembra però di essere già entrati nelle vacanze pasquali, in netto anticipo. In questi ultimi giorni si registra un clima anomalo, un sole primaverile ed un caldo fuori dal normale già a metà febbraio. Stiamo vivendo dunque una nuova ‘Pasqua di Febbraio’?”. Lo afferma Antonio Sanò, fondatore del sito IlMeteo.it sottolineando le condizioni meteo eccezionali per queste ultime giornate di febbraio in cui molti si sono già riversati al mare o in collina per un veloce pic-nic, come durante il Lunedì dell’Angelo. “D’altronde sembra di essere già a fine marzo con termiche primaverili (mediamente intorno ai 25°C): anche un anno fa il 22 marzo 2023 ci furono 25 gradi sul Lago di Garda, 23 a Bolzano e 22 a Milano, Brescia e Padova. E’ normale che dopo l’Equinozio di Primavera, con le ore di luce che iniziano a superare le 12 in totale, il clima si scaldi un po’: non è normale trovare queste temperature, dal sapore pasquale, per San Valentino. Con questo clima impazzito si è già raggiunto, poi, il ‘limite di non ritorno’ a livello globale: nel 2023 la temperatura ha superato di 1,48°C il valore di riferimento pre-industriale, un record di caldo estremo” Gli accordi sul Clima di Parigi indicavano nel 2015 la soglia di +1,5°C come limite consigliato da non superare: ebbene, dopo 8 anni ci siamo già arrivati. Gli scienziati a Parigi non escludevano questo drammatico scenario tra il 2030 e il 2040: la campanella dell’allarme meteo ha suonato con almeno 10 anni di anticipo- Con il ‘limite di non ritorno’ raggiunto, dobbiamo scongiurare che la crisi continui nei prossimi anni attraverso interventi di mitigazione climatica: altrimenti, con anomalie costanti di almeno +1,5°C, ci sarà un aumento di ondate di calore, incendi boschivi, inondazioni, frane e valanghe. Nel dettaglio si stima che aumenterebbe del 100% la probabilità di eventi estremi con 350 milioni di persone colpite dalla siccità entro il 2100; i ghiacci polari dell’Artico fonderebbero in modo totale in estate almeno 1 volta ogni 100 anni, 700 milioni di persone sarebbero esposte a estreme e mortati ondate di calore almeno 1 volta ogni 20 anni, 46 milioni di persone verrebbero colpite dall’innalzamento del livello del mare (circa mezzo metro) entro il 2100. Anche la fauna e la flora verrebbero messe K.O.: il 70% dei coralli potrebbe scomparire entro il secolo, perdendo anche tutto l’ecosistema associato. Insomma il limite raggiunto l’anno scorso (+1,48°C a livello globale) è più di un campanello d’allarme: siamo al limite di non ritorno. Pensare alle vacanze pasquali, con gite fuoriporta a San Valentino, è solo una goccia in mezzo al mare: un mare però sempre più caldo: anche questo inizio del 2024 ha confermato che gli oceani sono ‘bollenti’, su valori termici da record; tutto questo calore inciderà anche sulle prossime stagioni che si prevedono ancora una volta torride ed estreme a livello globale”. Intanto anche le prossime ore saranno calde di giorno, almeno fino a domenica con tempo asciutto quasi ovunque: dalla prossima settimana non è escluso invece il passaggio di un vortice al Centro-Sud con piogge sparse, ma anche con qualche temporale in stile estivo viste le temperature degli ultimi giorni. (redm)

 

"La Pasqua più 'bassa' può cadere al massimo il 22 marzo e non prima: l'ultima volta avvenne nel 1818, la prossima occasione per avere una Pasqua così precoce sarà nel 2285. Nonostante questo calendario rigido e definito, sembra però di essere già entrati nelle vacanze pasquali, in netto anticipo. In questi ultimi giorni si registra un clima anomalo, un sole primaverile ed un caldo fuori dal normale già a metà febbraio. Stiamo vivendo dunque una nuova ‘Pasqua di Febbraio’?”. Lo afferma Antonio Sanò, fondatore del sito IlMeteo.it sottolineando le condizioni meteo eccezionali per queste ultime giornate di febbraio in cui molti si sono già riversati al mare o in collina per un veloce pic-nic, come durante il Lunedì dell’Angelo. “D’altronde sembra di essere già a fine marzo con termiche primaverili (mediamente intorno ai 25°C): anche un anno fa il 22 marzo 2023 ci furono 25 gradi sul Lago di Garda, 23 a Bolzano e 22 a Milano, Brescia e Padova. E’ normale che dopo l’Equinozio di Primavera, con le ore di luce che iniziano a superare le 12 in totale, il clima si scaldi un po’: non è normale trovare queste temperature, dal sapore pasquale, per San Valentino. Con questo clima impazzito si è già raggiunto, poi, il ‘limite di non ritorno’ a livello globale: nel 2023 la temperatura ha superato di 1,48°C il valore di riferimento pre-industriale, un record di caldo estremo” Gli accordi sul Clima di Parigi indicavano nel 2015 la soglia di +1,5°C come limite consigliato da non superare: ebbene, dopo 8 anni ci siamo già arrivati. Gli scienziati a Parigi non escludevano questo drammatico scenario tra il 2030 e il 2040: la campanella dell’allarme meteo ha suonato con almeno 10 anni di anticipo- Con il ‘limite di non ritorno’ raggiunto, dobbiamo scongiurare che la crisi continui nei prossimi anni attraverso interventi di mitigazione climatica: altrimenti, con anomalie costanti di almeno +1,5°C, ci sarà un aumento di ondate di calore, incendi boschivi, inondazioni, frane e valanghe. Nel dettaglio si stima che aumenterebbe del 100% la probabilità di eventi estremi con 350 milioni di persone colpite dalla siccità entro il 2100; i ghiacci polari dell’Artico fonderebbero in modo totale in estate almeno 1 volta ogni 100 anni, 700 milioni di persone sarebbero esposte a estreme e mortati ondate di calore almeno 1 volta ogni 20 anni, 46 milioni di persone verrebbero colpite dall’innalzamento del livello del mare (circa mezzo metro) entro il 2100. Anche la fauna e la flora verrebbero messe K.O.: il 70% dei coralli potrebbe scomparire entro il secolo, perdendo anche tutto l’ecosistema associato. Insomma il limite raggiunto l’anno scorso (+1,48°C a livello globale) è più di un campanello d’allarme: siamo al limite di non ritorno. Pensare alle vacanze pasquali, con gite fuoriporta a San Valentino, è solo una goccia in mezzo al mare: un mare però sempre più caldo: anche questo inizio del 2024 ha confermato che gli oceani sono ‘bollenti’, su valori termici da record; tutto questo calore inciderà anche sulle prossime stagioni che si prevedono ancora una volta torride ed estreme a livello globale”. Intanto anche le prossime ore saranno calde di giorno, almeno fino a domenica con tempo asciutto quasi ovunque: dalla prossima settimana non è escluso invece il passaggio di un vortice al Centro-Sud con piogge sparse, ma anche con qualche temporale in stile estivo viste le temperature degli ultimi giorni. (redm)

 

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