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PROFUGHI, OLTRE 50 MLN
BAMBINI NEL MONDO

PROFUGHI, OLTRE 50 MLN <BR> BAMBINI NEL MONDO

Ogni giorno circa 29mila bambini sono costretti a lasciare le proprie case nei 10 peggiori scenari di crisi mondiali, per un totale di oltre 10,5 milioni nel 2023. Lo sostiene Save the Children. E’ più che raddoppiato il numero di bambini sfollati nel mondo dai circa 20,6 milioni del 2010, alla cifra record di oltre 50 milioni – la più alta nella storia – a causa di vari fattori, dai cambiamenti climatici alle alluvioni, alle siccità e, in primo piano, a causa dei conflitti. Il continente africano è l’area con il maggior numero assoluto di minori in contesti di guerra, mentre il Medio Oriente, già prima del conflitto in corso a Gaza, registrava la percentuale più elevata, pari a un bambino su tre. Tra le principali aree di crisi globali quali Afghanistan, Etiopia, Myanmar, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Somalia, Sud Sudan, Sudan, Territori palestinesi occupati, Turchia/Siria (terremoto), e Ucraina. Quest’ultima a causa dell’escalation del conflitto nel febbraio 2022, ha vissuto la crisi di sfollamento più rapida in Europa dalla Seconda guerra mondiale, mentre ora sta vivendo una fase di ritorno: circa 630mila bambine e bambini sfollati - più di un bambino su 12 sul totale di bambini prima della guerra - sono tornati a casa, e ora vivono in condizioni di estremo bisogno, tra pericoli, distruzione e povertà. Nei due anni trascorsi dall'escalation del conflitto in Ucraina, avvenuta il 24 febbraio 2022, milioni di persone sono fuggite per mettersi in salvo, oltre 15 milioni di persone hanno abbandonato le proprie case. Ancora oggi, 6,3 milioni di ucraini sono rifugiati all'estero e 3,7 milioni sono sfollati all'interno del Paese. A due anni di distanza, nonostante la guerra continui e ogni giorno si verifichino attacchi aerei ed esplosioni, oltre 4,5 milioni di persone sfollate sono tornate a casa, tra cui 1,1 milioni di bambine e bambini. Di questi, circa 630 mila minorenni sono tornati in situazioni di povertà e pericolo, e di questi circa 360 mila sono rientrati nelle regioni colpite dalla guerra e in prima linea, tra cui Dnipro, Kharkiv, Mykolaiv, Odessa e Sumy. Save the Children, alla vigilia del secondo anniversario dell’acuirsi del conflitto in Ucraina, ha lanciato un flash mob davanti al Pantheon, a Roma, e la campagna “Cosa salveresti?”. Durante il flashmob, degli attori che interpretano dei profughi sono comparsi tra la folla, con una valigia, dove raccogliere giocattoli, fotografie, vestiti e poco altro, e un’etichetta che racconta la storia di chi è costretto a fuggire. (foto di Francesco Alesi) (22 feb – red)

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